Trapani

Pantelleria isolata, “negata” anche l’informazione

PANTELLERIA (TP) – Pantelleria isolata dall’inizio di dicembre. Mancano i generi alimentari e sono tanti i disagi lamentati dai cittadini.
Fermi anche tutti i prodotti che da Pantelleria dovrebbero raggiungere il resto del mondo, dal passito ai capperi, con disdetta di ordini e grave danno alle aziende.

Ma a Pantelleria mancano anche i giornali. Manca l’informazione intesa come servizio di democrazia e di libertà. Il distributore della carta stampata ha cessato le consegne all’unica edicola presente.

“Non è concepibile che da qualche giorno non sia più possibile acquistare un quotidiano cartaceo a Pantelleria. Infatti dopo la sospensione, da fine novembre, delle consegne dei giornali sull’isola, (…) non è stato più possibile per gli isolani compare un notiziario”. A denunciarlo è il segretario provinciale di Trapani dell’Assostampa, Vito Orlando.
A Pantelleria c’è una sola edicola aperta tutto l’anno ed adesso, oltre l’emergenza Coronavirus, deve fare i conti con questo problema inaspettato.

Una parte del bancone dell’edicola, dunque, per il momento continua a restare vuoto. La mancanza di quotidiani rappresenta un danno economico e sociale non indifferente: è grave che ai cittadini ed ai turisti dell’isola venga negato il diritto di informarsi e di documentarsi in maniera completa, perché non tutti infatti posseggono ‘abbonamenti online’, ed in ogni caso c’è chi preferisce sfogliare il giornale e leggere le notizie attraverso i quotidiani, senza dover ricorrere ad altri canali o al web.
“Credo che l’informazione, anche plurale, sia un diritto di tutti i cittadini italiani, da Bolzano fino a Pantelleria, e per gli abitanti dell’isola, già in una situazione di marginalità geografica, ancor di più. Da contatti informali – aggiunge Orlando – abbiamo appreso che la Dat, la compagnia aerea che gestisce il servizio di continuità territoriale, sarebbe disponibile a imbarcare gratuitamente sull’aereo una mazzetta di quotidiani per rifornire l’isola. Spero che, in questo modo, la popolazione pantesca possa tornare ad avere questo diritto”.