I carabinieri della Stazione di Partanna e poliziotti della Squadra mobile della Questura di Trapani hanno arrestato l’imprenditore edile Rosario Scalia, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Palermo.
L’uomo è stato condotto in carcere, dove deve espiare una pena a 19 anni e 11 mesi di reclusione per aver partecipato, in concorso con altri, all’omicidio di Salvatore Lombardo, avvenuto la sera del 21 maggio 2009.
Un’accusa, spiega una nota dei carabinieri, aggravata dall’aver commesso il fatto per agevolare Cosa Nostra. La vittima fu raggiunta da 2 colpi di arma da fuoco cal. 12 mentre era in un bar a Partanna.
I magistrati, concordando con le risultanze investigative degli inquirenti, hanno stabilito, dopo tre gradi di giudizio, che Scalia ha avuto il compito di “informare il mandante dell’omicidio sui precisi spostamenti della vittima”, in modo da consentire ai killer di freddarlo. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Termini Imerese.