Catania

Paternò, il sindaco “stana” chi è tornato senza registrarsi

PATERNO’ (CT) – Nelle ultime settimane la Sicilia è stata presa letteralmente d’assalto da gente proveniente da tutto il Nord Italia a causa dell’emergenza Coronavirus. Anche a Paternò sono stati numerosi i rientri, ma oltre a quelli che responsabilmente si sono registrati come prevede il decreto del Governo, si sono verificati episodi da condannare senza se e senza ma. Nella comunità paternese hanno fatto ritorno diverse persone dalle zone rosse senza registrarsi. Si tratterebbe di alcune famiglie provenienti da Bergamo e Brescia, ma anche qualche giovane arrivato ai piedi del Castello Normanno non si è auto denunciato.

Per chiedere conferme su quanto accaduto e non solo, il Quotidiano di Sicilia ha intervistato il sindaco di Paternò Nino Naso. “Abbiamo messo a disposizione tutti i nostri contatti telefonici alla cittadinanza, – esordisce il primo cittadino paternese – attivandoci a 360° per mettere tutti in situazioni di sicurezza. Purtroppo, si sono verificati dei rientri di alcune famiglie dal Nord Italia che non si sono auto denunciate. Un gesto di irresponsabilità incredibile. Stiamo operando in sinergia con i nostri vigili e carabinieri tenendo sotto controllo il territorio, un lavoro che ci ha permesso di individuare qualche nucleo familiare che non si era registrato. Abbiamo avviato tutte le procedure e i soggetti sono stati denunciati alle forze dell’ordine. Non esistono giustificazioni, se vieni in città e pensi stupidamente di fare il furbo non registrandoti, metti solo in pericolo la tua famiglia”.

Controlli in tutto il paese da parte delle istituzioni, ma non è da meno lo sforzo di associazioni e cittadini che stanno collaborando con senso civico. “C’è grande attenzione al riguardo. La comunità paternese – prosegue Naso – ci sta aiutando. Sono arrivate delle ‘soffiate’ perché giustamente la preoccupazione è tanta. Una situazione spiacevole che ha visto anche come protagonista in negativo qualche giovane. è rientrato da solo e non si è denunciato, ma noi siamo riusciti a beccarlo. Tutto questo non deve accadere più. Devo dire, però, che sono tantissimi i cittadini responsabili che hanno chiesto informazioni a tutti i numeri utili”.

Tra chi non rispetta le regole, però, anche diversi anziani che non si sono resi conto della gravità di questa pandemia. In alcune aree della città, soprattutto nei pressi della storica Posta centrale, si verificano ancora assembramenti. “Ci sono dei servizi essenziali aperti – spiega il sindaco -. Noi stiamo dicendo ai cittadini di andare all’ufficio postale solo se necessario. Io sto facendo lo sceriffo, presidiando le piazze e facendo allontanare qualche extracomunitario, ma il messaggio è arrivato: Paternò sta rispondendo”.

Intanto, come misura di prevenzione, già nelle scorse settimane è stata montata all’interno dell’ospedale Santissimo Salvatore una tenda pre-triage. “Avevo fatto richiesta alla protezione civile – aggiunge il primo cittadino – e serve proprio a evitare che qualche contagiato, o persona con sintomi come febbre e tosse riconducibili al Coronavirus, giunga direttamente al pronto soccorso. è un primo step, di fondamentale importanza, la gente è obbligata prima a fermarsi in questa tenda per le verifiche preventive”.

Sanificazione, bonifica della città e delle periferie le attività messe in atto dal Comune di Paternò in queste settimane. Ma non ci si ferma per il momento, i lavori proseguiranno ancora. “Andiamo avanti – conclude -. Nella giornata di giovedì abbiamo disinfestato le contrade e siamo arrivati fino a Sferro. Non stiamo tralasciando nulla. Abbiamo sanificato anche l’Ipab Salvatore Bellia e l’ospedale. Oltre alla normale pulizia, continueremo la disinfestazione con i nostri camion. Sappiamo che in questo momento è fondamentale qualsiasi attività di igienizzazione e bonifica. Cerchiamo di non farci mancare nulla”.

Twitter: @AntoninoLoRe