Messina

Pedonalizzazioni di nuovo alla ribalta, si cerca un approccio a lungo termine

MESSINA – Quello sulle isole pedonale, nella Città dello Stretto, è un dibattito infinito: iniziato nel 2003 con un’azione spontanea dei commercianti in via Dei Mille a ridosso delle festività natalizie, si è arenato nel tempo in un dualismo sterile che ciclicamente si ripropone.

A riaccendere stavolta il dibattito è stata la petizione del Comitato MessinaInCentro, con allegato un centinaio di firme, in cui si chiedeva all’Amministrazione comunale la riapertura al traffico veicolare di piazza Cairoli da lunedì a venerdì, in via sperimentale, fino a settembre. Una proposta che la Giunta sembrava volesse accogliere e che ha scatenato, fuori e dentro il web, dure reazioni politiche e di semplici cittadini, contrati alla possibilità che una delle poche aree pedonali esistenti potesse tornare nel caos.

Sul tema è partita anche una petizione su change.org a nome “Liberi cittadini” che in poche ore ha raggiunto le mille firme, ma sono stati organizzati anche eventi e manifestazioni per ribadire la necessità di avere più spazi pedonali. Praticamente, tutto in un giorno.

Nello stesso arco di 24 ore, però, è arrivata anche la frenata dell’Amministrazione su una decisione che sembrava definitiva, almeno stando a quanto si leggeva sulla pagina Facebook del sindaco Cateno De Luca. In ogni caso, in un comunicato è stato specificato che “l’esecutivo di Palazzo Zanca, verificata con l’ufficio Viabilità la fattibilità tecnica della proposta, si è limitato a recepire una legittima istanza della cittadinanza sulla quale l’organo che dovrà pronunciarsi è sempre il Consiglio Comunale. Il ruolo della Giunta dunque è quello di recepire una proposta democraticamente avanzata dai cittadini, e promuovere l’esame della stessa da parte del Civico consesso al quale spetta, in via esclusiva, decidere sulla pianificazione urbanistica e viaria della città. Del resto, la proposta di modifica dell’assetto viario di tutta la zona del centro cittadino è già inserita nel Pgtu, in fase avanzata di definizione, per essere sottoposto all’esame ed approvazione del Consiglio Comunale. La Giunta non intende arrogarsi poteri che non le competono”. In ogni caso, se la proposta dovesse arrivare in Consiglio avrebbe una larga opposizione: dal Pd al M5s e LiberaMe.

Nel frattempo è partita anche una contropetizione del consigliere del gruppo misto Salvatore Sorbello, fautore della riapertura della piazza. “Liberiamo la via Giordano Bruno – ha suggerito il consigliere – in attesa che nel prossimo futuro venga pedonalizzato con una vera propria isola tutto il centro che vada da piazza Cairoli sino al viale Europa”.

L’area pedonale Cairoli era stata istituita nel 2014 in via sperimentale e comprendeva anche porzioni di via dei Mille, via Giordano Bruno e viale San Martino, ma dopo prese di posizioni politiche e contenziosi nei Tribunali amministrativi, a cui hanno fatto ricorso alcuni commercianti, lo spazio pedonale si è ridotto alla sola piazza.

Dal dibattito inconcludente di questi anni sulle aree chiuse al traffico, tema che trova Messina in controtendenza rispetto al resto d’Italia e d’Europa, si evince che su un punto sono tutti d’accordo, comprese le associazioni dei commercianti: l’isola pedonale non è soltanto una strada dove non transitano auto, è un modo diverso di vivere gli spazi di aggregazione e questo presuppone un salto di qualità che la città evidentemente non ha ancora fatto, comprendente una diversa mobilità con un servizio di trasporto pubblico efficiente e poi verde e arredo urbano curati, eventi e manifestazioni che esaltano la peculiarità degli spazi rendendoli attrattivi.

Alla base c’è quindi una mobilità sostenibile su cui il nuovo Pgtu sta lavorando e indicazioni che lo stesso De Luca aveva dato nel suo programma elettorale: “Ridisegnare gli spazi urbani favorendo lo spazio pedonale, spostamenti ciclabili e mobilità ad emissioni zero… almeno per il 90%”.