Economia

Pensioni, prorogata anche per il 2025 la Quota 103: cos’è, anni di contributi e validità

Il disegno di legge di bilancio, composto da 144 articoli e approdato alla Camera recentemente, ha introdotto alcune novità all’interno del sistema pensionistico. Inoltre, ha anche confermato alcune misure attualmente in atto, ottenendo quindi una proroga anche per il 2025. Questo è il caso delle pensioni Quota 103, una forma di pensionamento “flessibile” e che occupa uno dei ruoli più importanti nel panorama delle pensioni.

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Pensioni quota 103, arriva la proroga 2025. In cosa consiste

Ma in cosa consistono le pensioni Quota 103? Questa, è una forma di pensionamento “flessibile“, che consente di uscire dal lavoro a 62 anni di età e con 41 anni di contributi. Introdotta in via sperimentale nel 2023, è stata confermata nel 2024 e – con il nuovo disegno di legge di bilancio – prorogata anche per il 2025.

Quando si parla di pensioni Quota 103, va ricordato che esiste il divieto di sommare questo importo ai redditi di lavoro. Tuttavia, esistono delle eccezioni: questo è il caso dei compensi derivanti dal lavoro autonomo e occasionale per un massimo di 5.000 euro lordi di guadagno. In quel caso, la pensione a Quota 103 sarà da ritenere ugualmente valida, incrementando dunque gli incassi del soggetto interessato.

Pensioni, previsti aumenti a dicembre 2024

dicembre 2024 chi percepisce pensioni avrà una gradevole sorpresa: ci saranno interessanti aumenti sul cedolino. Tutti i percettori di pensione, per un motivo o per un altro, riceveranno degli aumenti nell’importo di dicembre 2024. Ci sono tre motivi principali che portano l’importo a salire:

  • Meno trattenute: nel cedolino del mese di dicembre non ci saranno le addizionali regionali e comunali. Questo significa che le trattenute sulla pensione saranno sensibilmente ridotte. Entro novembre, poi, si concludono i conguagli da modello 730/2024: di conseguenza, chi è a debito avrà già pagato tutto e nell’ultimo mese dell’anno non dovrebbe più trovarsi trattenute Irpef.
  • Tredicesima: nella pensione di dicembre 2024 ci saranno aumenti anche grazie all’accredito della tredicesima. Si tratta di una mensilità extra che spetta a lavoratori dipendenti e pensionati. L’importo equivale a un dodicesimo della retribuzione lorda annuale percepita.
  • Bonus tredicesima: per alcune categorie di percettori, all’importo della pensione di dicembre 2024 si aggiunge un piccolo aumento conosciuto come “bonus tredicesima“. Si tratta di un importo aggiuntivo di massimo 154,94 euro che spetta solo a pensionati con trattamento minimo (7.781,93 annui, 591,61 euro al mese)
  • Quattordicesima: la maggior parte degli aventi diritto la ricevono a luglio, ma alcune categorie di pensionati la ottengono a dicembre. Si tratta di coloro che soddisfano i requisiti reddituali e contributivi richiesti per l’accesso alla pensione dopo il 30 giugno dell’anno di riferimento e quindi non ricevono l’importo aggiuntivo a luglio.

Quando arrivano le pensioni di dicembre 2024

La pensione di dicembre, con tredicesima e quattordicesima eventuale, quest’anno sarà accreditata il 2 dicembre (l’1, infatti, è domenica e quindi il secondo giorno del mese è di fatto il primo bancabile).

Tredicesima e quattordicesima a dicembre 2024

La principale causa degli aumenti delle pensioni di dicembre 2024 è l’accredito della tredicesima. Una mensilità extra utile per fare regali e affrontare le spese aggiuntive in vista delle Feste, ma anche per mettere qualcosa da parte. L’importo equivale a 1/12 di quello annuo percepito e quindi varia anche in base al numero effettivo di mesi in cui si è percepita la pensione.

La quattordicesima, come già specificato, spetta soltanto ai pensionati che hanno perfezionato i requisiti per l’accesso dopo giugno 2024 e quindi non l’hanno ricevuta a luglio pur avendone diritto.

Come controllare

Per verificare gli aumenti ricevuti con la pensione di dicembre 2024 e i contenuti dell’accredito bisognerà attendere la pubblicazione del cedolino da parte dell’Inps. Di solito, questa avviene nella seconda metà del mese precedente all’accredito (quindi, in questo caso, di novembre 2024). Per rimanere aggiornati, i pensionati possono accedere all’area riservata in MyInps e consultare il sito dell’Istituto.