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Pescherecci in Libia, “Governo informato solo il giorno dopo”

“Chi ha dato l’ordine di non intervenire militarmente e di passare alla via diplomatica per liberare gli equipaggi dei pescherecci in mano da più di due mesi delle milizie libiche del generale Haftar? E per quali motivi il Ministro della Difesa, il Ministro degli Esteri e la Presidenza del Consiglio sono venuti a conoscenza solo il giorno dopo del sequestro, con i pescatori già detenuti a Bengasi?”.

Lo chiede il deputato di Italia Viva e membro dell’ufficio di presidenza della Camera, Francesco Scoma con interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro degli Esteri Luigi di Maio e al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

“Poco dopo le 23 – spiega – , sia il comandante Giacalone sia Marrone, l’armatore dei pescherecci sequestrati, sostengono di aver ricevuto conferma dalla Marina che l’elicottero della Marina fosse già in volo per raggiungere gli equipaggi e per far desistere i sequestratori con l’intervento delle forze speciali.

Cosa è successo tra le 23 e le 2.35 quando Marrone riceve l’ultima chiamata dalle autorità che confermano la via diplomatica per la risoluzione della crisi? Perché l’elicottero con gli incursori del Comsbubin o fucilieri del reggimento San Marco con l’obiettivo di fare desistere i pochi miliziani libici della motovedetta non è più intervenuto?”, conclude.