ROMA – Il ruolo svolto dalle piattaforme online nell’economia digitale, amplificato dalla pandemia, segna cambiamenti senza precedenti nei processi economici, nella rappresentazione delle istanze pubbliche e politiche, negli usi e nei costumi privati dei cittadini a livello globale.
E’ in questo scenario che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni avvia un’indagine conoscitiva, con una formula originale e innovativa, che mapperà l’ecosistema digitale in tutte le sue componenti e in relazione al quadro normativo nazionale e internazionale.
Relatrici della Delibera n. 44/21/Cons, approvata all’unanimità dal Consiglio, sono le Commissarie Agcom Laura Aria e Elisa Giomi.
L’attenzione dell’intera comunità internazionale in materia è ormai particolarmente elevata, anche alla luce delle recenti proposte normative e di policy della Commissione Europea (pacchetto Digital Services Act e Digital Market Act) che per prima ha richiesto regole ad hoc per attribuire maggiori responsabilità alle piattaforme online. La finalità dell’indagine è doppia: testare una metodologia per la ricognizione sistematica delle criticità che emergono dall’evoluzione continua dei servizi erogati dalle piattaforme online, e al tempo stesso svolgere una analisi comparativa degli ordinamenti giuridici internazionali, che metta l’Autorità in condizione di affrontare le nuove sfide poste dall’ecosistema digitale.
La metodologia Mamp – Agcom Methodology for Mapping, Assessing and Making Policies ha l’ambizione di intercettare tutti i servizi attualmente offerti sulle piattaforme online facendone emergere, accanto ai vantaggi individuali e collettivi anche i rischi e le problematiche: dai comportamenti illeciti che mettono in pericolo le piccole e medie imprese, all’hate speech e più in generale alle violazioni individuali o massive dei diritti fondamentali capaci di compromettere l’integrità dei processi democratici, l’autonomia decisionale degli individui, la tenuta del tessuto sociale, il pluralismo informativo e la tutela dei minori.
Quattro le fasi dell’indagine:
1. mappatura dei “servizi infrastrutturali” esistenti sul mercato (motori di ricerca, social network, servizi di geolocalizzazione ecc.);
2. individuazione delle problematiche generate “da” o associate “a” ciascuna tipologia di servizio;
3. rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo nazionale europeo e internazionale;
4. comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in vigore a livello internazionale e selezione, per ciascuna delle problematiche individuate, delle best practices in materia.
L’indagine conoscitiva sui servizi offerti dalle piattaforme online avrà la durata di 180 giorni (6 mesi), e si inserisce in una lunga tradizione di approfondimenti e analisi svolti dall’Autorità negli ultimi venti anni sull’intero ecosistema delle comunicazioni. Un contributo di Agcom al dibattito pubblico che mira a fornire una solida base conoscitiva per i policy makers, e che cade in concomitanza con la Giornata Internazionale per la sicurezza in rete – “Safer Internet Day”, istituita dall’Unione Europea nel 2004 per promuovere un uso consapevole di internet.