Messina

Piazza Marconi a Milazzo, restyling con polemica

MILAZZO (ME) – Prosegue il dibattito tra ambientalisti e amministrazione comunale a Milazzo per i lavori di restyling di piazza Marconi. La ditta “Opera Appalti srl” di Torregrotta, sotto la guida dell’architetto Carmelo Dragà, si è aggiudicata l’appalto dal valore di 730mila euro e ha proceduto lo scorso 22 marzo con la recinzione della piazza e l’inizio dei lavori. Da quel momento sono state numerose le manifestazioni di dissenso da parte delle associazioni ambientaliste, che tramite diverse iniziative hanno cercato di mettere in pratica un’opera di sensibilizzazione per la tutela degli alberi attualmente presenti in piazza, che presto verranno abbattuti per dare spazio al nuovo progetto.

L’associazione medici per l’ambiente, Legambiente del Tirreno e il Comitato cittadino spontaneo per “la salvaguardia degli alberi e di piazza Marconi a Milazzo” hanno diffuso nel mese di giugno un comunicato contenente otto punti che elencano le irregolarità presenti nei lavori, annunciando anche la presentazione di diversi esposti alla magistratura. Nello stesso periodo in cui si svolgevano le manifestazioni di dissenso è stato anche annunciato dall’amministrazione comunale che la fine dei lavori non sarebbe avvenuta entro l’estate ma in autunno per via delle condizioni meteo altalenanti che hanno caratterizzato il mese di giugno, provocando di fatto dei rallentamenti. Adesso che il cantiere è stato riaperto, il responsabile del circolo Legambiente del Tirreno Giuseppe Ruggeri, intercettato dal QdS, ha fatto il punto della situazione: “Abbiamo più volte comunicato alla Soprintendenza che secondo il nostro giudizio sono state disattese le norme del codice sui beni culturali del 2004, che prevedono un rispetto del disegno storico del luogo. Il discorso si completava poi con la tutela e la salvaguardia degli alberi, che oltre a far parte del contesto cittadino giocano un ruolo importante per l’ecosistema – ha affermato Ruggeri -. Per fortuna gli alberi non sono stati ancora toccati e ci auguriamo che vengano salvaguardati. Noi abbiamo messo in evidenza tutte le possibili violazioni di una piazza che non è importante solo dal punto di vista paesaggistico ma anche da quello culturale”.

Completamente diversa l’opinione del sindaco Pippo Midili che ha sottolineato come l’ultimazione dei lavori, nonostante il posticipo in autunno, rappresenti la fine del degrado in una piazza destinata a diventare “un luogo di aggregazione”. Proprio a pochi giorni dalle segnalazioni degli ambientalisti il primo cittadino ha presentato un esposto all’autorità giudiziaria nei confronti di Giuseppe Falliti, esponente dell’associazione Medici per l’Ambiente e dello stesso Giuseppe Ruggeri dovute alle “gravi dichiarazioni rilasciate e anche contenute in diversi documenti nelle quali oltre a sollevare dubbi sulla legittimità degli atti posti in essere dall’amministrazione comunale fanno intravedere possibili azioni illegali”.

“Ormai quotidianamente – afferma Midili – e soprattutto dopo l’inizio dei lavori, registriamo prese di posizione non più limitate alla protesta o a manifestare il dissenso, ma si è passati a comportamenti che puntano a creare false rappresentazioni di quella che è la realtà di piazza Marconi con il chiaro intento di richiamare l’attenzione di qualche autorità competente per ottenere il blocco dei lavori, pur in mancanza di qualsiasi presupposto. Un tentativo persistente con l’aggravante che si cerca pure, basta leggere il tenore di alcune affermazioni contenute in documenti, di determinare una certa preoccupazione anche nei confronti dei dirigenti comunali che hanno la responsabilità delle procedure. Un atteggiamento che da sempre caratterizza chi intende bloccare qualsiasi azione portata avanti per la crescita della città. Inoltre ci tengo ad aggiungere che gli alberi non verranno abbattuti ma sostituiti perché non possono rimanere lì e questo si sa da sempre”.

L’attuale progetto della nuova piazza Marconi prevede anche un ampliamento della superficie di circa 200 metri quadri destinata al verde pubblico, l’installazione di un “wind tree” (albero del vento) destinato alla produzione di energia solare ed eolica che verrà utilizzata per illuminare la piazza. Inoltre è previsto il posizionamento di panchine smart, dotate di presa usb, un impianto di videosorveglianza, la collocazione di colonnine per la ricarica elettrica dei mezzi e l’installazione di giochi d’acqua.