Caltanissetta

La piccola rivoluzione gelese sul fronte dei rifiuti

GELA (CL) – L’era del pattume sembra essere finita. L’azione capillare della Impianti Srr – che dal primo ottobre ha rilevato la gestione dell’igiene ambientale – gestita dall’amministratore unico Giovanna Picone e dal funzionario preposto Grazia Cosentino continua sia sul fronte del potenziamento dei servizi che su quello della lotta a chi continua a insozzare la città.

I numeri della differenziata a Gela lievitano

I numeri della differenziata intanto lievitano e fanno ben sperare per il futuro pulito. “In un solo mese – ha affermato Giovanna Picone – abbiamo raggiunto risultati insperati. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare, come ha fatto notare anche il Comune, ma abbiamo trovato una città allo sbando”.

Soddisfazione, come accennato, anche da parte dell’Amministrazione comunale, che ha confermato i dati in netta crescita della raccolta differenziata, già oltre il 63 per cento. “Sono quasi dieci punti percentuali in più rispetto al mese di settembre – ha affermato il sindaco Lucio Greco – e ciò significa che il nuovo servizio funziona, come eravamo certi, e i cittadini stanno differenziando nel modo più corretto possibile. Ci aspettiamo una crescita costante, così come ci chiede la Regione e così come auspichiamo”.

Lotta a chi abbandona i rifiuti in strada

“Per quelli che si ostinano a non differenziare – ha aggiunto il primo cittadino – o, peggio, abbandonare i rifiuti per strada, si prevedono tempi bui”. Il Comune, infatti, ha già predisposto un servizio di controllo e monitoraggio del territorio con un Nucleo di Polizia ambientale coordinato dal Comando di Polizia municipale, in sinergia con la Procura e il settore Ambiente. La nuova norma prevede che “chiunque abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la pena è aumentata fino al doppio”, trasformando in tal modo la violazione da illecito amministrativo a illecito penale.

“I trasgressori rischiano grosso – ha sottolineato ancora il sindaco – poiché la nuova legge nazionale punisce penalmente chi sbaglia. Spero che quei cittadini che continuano a sporcare la città comprendano che non si scherza più. Se prima potevano cavarsela con una semplice ammenda, adesso rischiano una sanzione salata e una denuncia penale. Vale la pena rischiare?”.

Telecamere nei punti nevralgici

“Su questo punto – ha concluso il primo cittadino – l’Amministrazione non transige: il numero di telecamere nei punti nevralgici in cui registriamo abbandono dei rifiuti sarò aumentato. Spero che questo inasprimento legislativo funga da deterrente e convinca quei pochi a non sporcare la città. Il decoro parte soprattutto da noi cittadini”.