MESSINA – Il risanamento, un’operazione complessa con un determinante aspetto sociale, che il Comune sta affrontando su più fronti e, per una parte, con il ruolo rilevante che gli dà il Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare). Con il Pinqua, nel 2021 Messina ha avuto dal Mit quasi 150 milioni di euro, più di quanto lo Stato abbia dato alla Struttura commissariale, 100 milioni, in parte impegnati quando c’era il prefetto a guidarla e adesso in capo al sub commissario Marcello Scurria.
Lo sbaraccamento è comunque una partita che si sta giocando in sinergia: Comune, Struttura commissariale ma anche Patrimonio spa e ArisMe. Lo ha spiegato in sesta Commissione il vice sindaco Salvatore Mondello, assessore con delega anche al Risanamento, che ha risposto alle domande dei consiglieri su quanto è stato fatto in questi 3 anni per trasformare quelle risorse in alloggi, parchi, servizi, strade. Sembra ormai superata la polemica esplosa all’atto della progettazione sull’opportunità di prevedere la costruzione di alloggi nelle aree svuotate dalle baracche.
“A Fondo Fucile solo un quarto dell’area sarà edificata – ha sottolineato Mondello – mentre prima era un tappeto di baracche per 14 mila mq. Comprare alloggi resta ancora la strada preferita ma complicata per reperire tutte le abitazioni necessarie. All’interno del Pinqua ci sono più linee di intervento e la progettazione ha concorso a un bando che ci ha visto vincere per la sua qualità. Siamo stati chiamati insieme al sindaco per raccontare la nostra esperienza e la logica seguita al Politecnico di Milano. L’indice edificatorio basso e la previsione di destinare gli alloggi non solo a chi viveva in baracche ma anche ad altro (edilizia residenziale pubblica, studenti, giovani coppie) ci ha dato premialità”.
Il progetto pilota prevede i lotti Bisconte, Rione Taormina e Fondo Fucile con la Città metropolitana soggetto proponente e il Comune di Messina soggetto attuatore, per 100 milioni di euro, e un secondo filone che comprende Camaro Sottomontagna, Annunziata e via Cuore di Gesù a Giostra dove il Comune è sia soggetto proponente che attuatore, con tre progetti da 15 milioni circa l’uno.
“Sono partiti con una filosofia finanziaria e, in corso d’opera, il Ministero ha deciso di ricondurre l’iter nelle regole del Pnrr per le riflessioni sul bilancio comprimendo i tempi di realizzazione, così un programma pensato per essere realizzato in dieci anni è stato ricondotto a cinque. Vedremo se è possibile ricalibrare i tempi. I progetti sono tutti in fase esecutiva gestiti con la formulazione della Struttura commissariale con Invitalia stazione appaltante, e sono tutti appalti integrati. Una componente chiave dei percorsi dell’abitare, al di là del Pinqua, prevede l’acquisto di immobili sul mercato, l’attività più importante perché consente di poter ricollocare sul territorio i soggetti che lasciano la baracca, senza creare ghetti. In questo senso non ha funzionato la legge 10/90 che ha prodotto agglomerati senza servizi. Pinqua prevede in ogni lotto campi sportivi, luoghi di ritrovo per anziani, asili nido, parchi tutte opere che danno qualità al territorio”.
“La Giunta ha deliberato di destinare una parte dei fondi Pinqua alla Patrimonio spa per una componente complementare al risanamento che è l’emergenza abitativa, e una piccola parte ad ArisMe che funge da soggetto attuatore nel risanamento”. All’interno di questi macroprogetti una delle operazioni più qualificanti fatte, per il vice sindaco, è quella dell’acquisto dell’ex caserma Sabato della quale si sono acquisiti più immobili che, dopo la riqualificazione in corso, si trasformeranno in 45 alloggi.
“Si inizierà con la parte propedeutica a Bisconte con tutte le opere di contenimento, la stessa cosa si farà a Fondo Fucile con importanti opere di urbanizzazione. Qui è previsto un Parco, fondamentale in un’area che costeggia una scuola, oggetto anch’essa di riqualificazione, e un luogo di aggregazione gestito dal parroco di Villaggio Aldisio. Siamo indietro con il Rione Taormina per la presenza di alcuni edifici dell’Iacp e quindi è più complessa l’assegnazione. Una parte di baracche verrà comunque demolita a breve. Tra altri tre progetti, uno di fondamentale importanza è il Parco urbano di Camaro San Paolo, sotto il ponte della ferrovia che riqualificherà l’intera zona: sono state demolite gran parte delle baracche, si attende la demolizione dell’ultimo blocco per iniziare i lavori. All’Annunziata l’area è libera e a Giostra si sta procedendo con la tecnica del reperimento degli alloggi sul mercato per assegnarli e passare alla demolizione”.