Catania

Più attenzione per la Zona industriale di Catania

CATANIA – Acqua, illuminazione, sicurezza stradale e scerbamento. Passano gli anni ma i problemi alla Zona industriale rimangono gli stessi e gli imprenditori di una delle zone più produttive della Sicilia devono arrangiarsi.

Sul piatto ci sono sempre tanti progetti, così come tante promesse, ma poco viene mantenuto. Parliamo per esempio dei cinque finanziamenti del Patto per Catania e del Patto per il Sud, organizzati da Ispra e poi banditi, solo qualcuno però, dal Comune di Catania. Presentati lo scorso marzo dall’assessore regionale Mimmo Turano, quasi non hanno visto la luce. Solo quello relativo all’illuminazione è stato bandito ma i lavori, stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, non sono ancora iniziati.

Per il progetto che riguarda l’impianto idrico, tutto è in mano alla Sidra, come spiegato dall’assessore del Comune di Catania, Giuseppe Arcidiacono. Ma a quelli annunciati, l’assessore catanese aggiunge altre iniziative, per circa 10 milioni di euro. “Sono soldi – afferma – che la Regione ci ha destinato con grande generosità e riguardano sostanzialmente strade, sicurezza, pulitura dei canali oltre che le pompe e il sistema di eliminazione delle acque reflue e cura del verde”.

Gli interventi sono necessari, lo dimostrano anche gli allagamenti registrati negli ultimi giorni, ma se a volte l’acqua sulle strade è troppa, nelle aziende non c’è proprio. Lo racconta Matteo Pitanza, vice presidente della Zic-Re industria, associazione che raggruppa gli imprenditori della zona. “Sembra paradossale – conferma – dato che siamo a livello del mare e siamo attaccati al mare, ma l’acqua è un tema carente. Molte aziende sono costrette a ricorrere all’acquisto di botti d’acqua per potere soddisfare le loro esigenze di pulizia aziendale, acqua dal rubinetto, docce per i dipendenti e così via. È quasi brutto da dire visto che siamo a Catania e spero che tale disagio venga risolto una volta per tutti. Chi vive come me la Zona industriale ha molto a cuore quest’area, che è una vera e propria città satellite di lavoratori. Dovrebbe essere tenuta molto bene, anche perché vengono clienti da ogni dove”.

La Zona industriale di Catania non è proprio un biglietto da visita ottimale per i clienti nazionali e internazionali e cozza con l’avanguardia delle aziende che ospita. Per trovarle però, oltre ad affrontare le strade dissestate e la vegetazione ingombrante, servono anche le indicazioni stradali, che non ci sono. Perché le cose cambino radicalmente, oltre all’interlocuzione con gli amministratori, locali e regionali, che secondo Pitanza c’è, servono fatti concreti che aiutino davvero le aziende e Catania a crescere sempre più. Attualmente, invece, la Zona industriale può diventare un luogo pericoloso, in particolare con giornate di pioggia intensa.

Più o meno recentemente, comunque, qualcosa si è visto. Come riferito da Pitanza, è stata asfaltata l’ottava strada e le vie limitrofe, “una sorta di quadrato rifatto integralmente perché non era in una condizione decente. Anche alcune sterpaglie sono state tolte, ma andrebbe fatto un lavoro di straordinaria dimensione”.

“Vedere gente che lavora per la Zona industriale – ha concluso – è sempre positivo. Mi piacerebbe vedere interventi più spesso, però, perché è tantissimo il lavoro da svolgere”.