Impresa

Più sostegno al made in Sicily durante la pandemia

PALERMO – Un “Patto per la Sicilia” per sostenere le imprese e l’occupazione attraverso politiche di sviluppo e di incentivazione del ‘made in Sicily’, declinando nell’isola la proposta fatta dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi per evitare la perdita di un milione di posti di lavoro e il tracollo del sistema Paese. A lanciarla è Antonello Mineo, presidente del Distretto produttivo Meccatronica, che raggruppa oltre 150 aziende con 3 mila dipendenti.

“In Sicilia la situazione, più che nel resto d’Italia, è drammatica come dimostrano le previsioni su Pil e disoccupazione – avverte Mineo – Il governo Conte ha adottato misure tampone, adesso è il momento di accelerare e serve il coinvolgimento di tutte le istituzioni e delle parti sociali”.

Nonostante la profonda crisi e l’incertezza di fondo, le imprese del Distretto stanno mettendo in campo ulteriori investimenti.

“All’inizio della pandemia con enormi sacrifici e investendo capitali propri Meccatronica ha supportato il sistema Sicilia attraverso la produzione di Dpi (mascherine, gel igienizzante, visiere in 3d) riconvertendo i propri asset produttivi – dice Antonello Mineo -. Abbiamo trovato il sostegno del governo Musumeci e del Parlamento regionale che nella finanziaria hanno creato un fondo ad hoc, in capo a Irfis, a sostegno delle imprese che hanno investito e aspettiamo con ansia che quelle risorse vengano assegnate.

Purtroppo, e con grande rammarico, abbiamo la sensazione che a livello nazionale si stiano commettendo gli stessi errori fatti all’inizio della pandemia quando piuttosto che puntare sulle aziende italiane il governo si è rivolto quasi in maniera esclusiva alla Cina per gli approvvigionamenti di Dpi distribuendo produzioni non sempre aderenti alle normative di conformità europee”.

Meccatronica lancia così un appello alle istituzioni, a tutti i livelli, “perchè si attivino strumenti di sostegno all’apparato produttivo italiano e al ‘made in Sicily’ per dare supporto al nostro sistema e garanzie ai cittadini, soprattutto alla luce della nuova diffusione del Covid-19.

Bisogna evitare quanto accaduto in passato – insiste Mineo -. Il sistema Italia si è attrezzato, noi col ‘made in Sicily’ abbiamo acquisito tutte le certificazioni necessarie a garantire prodotti di alta qualità. Facciamo appello al governo Conte e alla Regione siciliana affinché vengano riconosciuti gli sforzi compiuti dalle aziende per realizzare produzioni che garantiscono la massima sicurezza”.

“Siamo in un libero mercato – prosegue Mineo – ma siamo anche in un contesto di pandemia, per cui le istituzioni, sono tenute a sostenere il ‘sistema Paese’. Noi siamo pronti a raccogliere la sfida, non vogliamo corsie preferenziali o condizioni di vantaggio, siamo convinti che per superare questa grave crisi economica il Paese debba guardare innanzitutto alle proprie eccellenze per supportarle e per creare così le condizioni di una vera ripresa che non può che partire da un presupposto: il made in Italy, che per noi si traduce in ‘made in Sicily’”. E un banco di prova, sottolinea Meccatronica, “è la riapertura delle scuole”. “Personale degli istituti scolastici e studenti devono avere il massimo della sicurezza – afferma Mineo – Le nostre aziende si sono attrezzate, ancora una volta con sacrifici enormi, ma in queste ore il Ministero dell’Istruzione ha comunicato l’avvio della distribuzione di mascherine e gel alle scuole, non sappiamo attraverso quali canali di approvvigionamento. Noi ci siamo, siamo fiduciosi nel ruolo fondamentale delle Istituzioni”.

A giorni due importanti imprese siciliane inaugureranno nuovi impianti per la produzione di Ffp2, Ffp3, tute e guanti chirurgici con le certificazioni dei laboratori autorizzati.