CATANIA – La situazione potrebbe tornare alla normalità già all’inizio della prossima settimana, almeno per quanto riguarda le condizioni del torrente Forcile. Per quanto riguarda l’altro torrente, l’Arci, il divieto è durato meno di 24 ore. È solo uno, dunque, il tratto di mare del litorale sabbioso della Plaia di Catania che resta interdetto alla balneazione, per via del superamento dei limiti di alcuni batteri. Giovedì scorso, infatti, l’Azienda Sanitaria Provinciale etnea ha certificato che i campioni di acque di balneazione prelevati rispettivamente nel tratto di mare antistante la foce del torrente Forcile e nel tratto di mare antistante la foce del torrente Arci, presentavano valori di Escherichia Coli ed Enterococchi eccedenti i limiti consentiti dalla vigente normativa, motivo per cui il sindaco Enrico Trantino ha immediatamente emanato un’ordinanza di divieto momentaneo di balneazione, limitatamente ai tratti interessati.
“È molto probabile che tutto questo si sia verificato in seguito alle due ore di pioggia intensa di martedì scorso – afferma Andrea Guzzardi, assessore del Comune di Catania con delega al Mare. L’acqua – prosegue – dopo l’assenza di precipitazioni da mesi, ha portato a mare detriti, rifiuti e materiali che hanno, evidentemente, inquinato quel tratto”. Gli interventi su alvei e letti sono in esecuzione, come conferma l’assessore: “Il torrente Arci – dice il rappresentante della Giunta comunale – è stato riassestato dalla Sidra che ha riposizionato l’argine per evitare i liquami”.
Non solo. Le condizioni delle acque sono rapidamente migliorate e, “alla luce delle nuove analisi effettuate su un campione di acqua di mare prelevata presso lo sbocco del torrente Arci e della relativa certificazione con cui l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha comunicato, oggi, il ripristino delle condizioni di balneabilità, il sindaco Enrico Trantino ha emanato una nuova ordinanza con cui revoca il divieto di balneazione emesso precedentemente”, si legge in una nota.
Per quanto riguarda, invece, le nuove analisi effettuate sui campioni prelevati presso lo sbocco del Torrente Forcile, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ha certificato che i valori di parametro per gli enterococchi rimangono oltre i limiti consentiti dalla vigente normativa e pertanto per un raggio di 43 metri, in quel tratto della Plaia, permane il divieto di balneazione. “Oggi (ieri per chi legge, nda) – aggiunge il rappresentante della Giunta comunale – l’Asp ripeterà le analisi e poi ancora lunedì: non appena ci comunicheranno i risultati, il divieto sarà rimosso”.
Nel frattempo è lo stesso primo cittadino Enrico Trantino a chiarire lo stato delle cose dal proprio profilo Facebook. “Come regola di natura, tutti i corsi d’acqua devono sversare a mare (o nei laghi) – scrive. La presenza di due lidi alla foce dell’Arci ha indotto negli ultimi anni il Tribunale a disporre lo sbarramento, nonostante le obiezioni dell’Autorità di Bacino, per evitare che una diga provochi il riflusso delle acque verso la Zona Industriale. La soluzione di mediazione è consistita nella realizzazione di un argine a altezza ridotta, che permetta il passaggio dell’acqua nel caso di aumento della portata dovuta alle piogge” – scrive ancora il sindaco, sottolineando che “il canale è sottoposto a continui monitoraggi dall’Università e da altri laboratori, che ci tranquillizzano sulla mancanza di condizioni di allarme e ci permettono di tenere i corsi d’acqua in continua osservazione. Naturalmente – aggiunge Trantino – per effetto di una prolungata siccità, il letto del torrente accumula escrementi di animali e altre sostanze che possono consentire il rilascio di sostanze che, in occasione di fenomeni meteorici più consistenti, finiscono in mare aumentando la carica batterica. Per questa ragione, abbiamo disposto il divieto di balneazione nella fascia di cinquanta metri dalla foce dell’Arci e del Forcile”.
Su quest’ultimo permane il divieto. Qui, infatti, la situazione sarebbe “più complessa e richiede una straordinaria attività di manutenzione che il Demanio ci ha comunicato spettare al Comune. Probabilmente – assicura il primo cittadino – anche lì saremo in grado di revocare il divieto da lunedì”. Altra la questione nei pressi di piazza Europa. Anche qui, in seguito alla pioggia intensa, si sono verificati sversamenti in mare. “Si tratta di un canale di scolo delle acque piovane – evidenzia l’assessore: non è di nostra gestione, perché c’è il commissario. Abbiamo segnalato a chi di competenza di fare delle verifiche. Attualmente comunque è tutto sotto controllo – conclude Guzzardi – e la balneazione è consentita tranquillamente, eccetto nel punto indicato dal demanio, in corrispondenza proprio dello sbocco del canale”.