Economia

Tra grandi progetti e frammentazione, ecco come e dove i fondi del Pnrr verranno spesi in Sicilia

In Sicilia sino ad oggi sono piovuti 19,1, miliardi da progetti del Pnrr che interessano 15.587 interventi. Ultimo finanziato, in ordine di tempo, è l’appalto da circa 24 milioni di euro per i lavori della stazione marittima nel porto di Termini Imerese, ma anche un deposito di idrogeno per i treni della circumetnea ad Adrano. Del totale dei progetti la maggior parte ricade in tre province: Palermo, Catania e Messina (rispettivamente con 3374 nel capoluogo, 3115 all’ombra dell’Etna e 2923 sullo Stretto), seguiti poi da Agrigento con 1406 progetti finanziati, Trapani con 1268, Siracusa con 1141 e poi le altre tre province sotto i mille progetti: 991 a Ragusa, 835 a Caltanissetta e 728 ad Enna.

Sono i numeri che si possono raccogliere dal monitoraggio di Openpnrr, disponibili on line ed aggiornati alla fine di questa estate. Ci sono progetti miliardari ma anche piccoli finanziamenti di qualche migliaio di euro per l’acquisto di materiale informatico nelle scuole. Forse non proprio gli investimenti capaci di colmare i divari territoriali che aveva progettato l’Europa dopo la pandemia.

I grandi progetti

La parte del leone la fanno gli investimenti in infrastrutture che da soli cubano 11 miliardi di euro (qui sono inclusi i grandi progetti del potenziamento delle linee ferroviarie tra Palermo Catania e Messina o l’elettrificazione della rete in provincia di Trapani), quindi gli investimenti in scuola, università e ricerca e transizione energetica (1,8 miliardi per asse), inclusione sociale con 1,3 miliardi, salute e impresa e lavoro con 1,1, ciascuno, ed infine digitalizzazione con 806 milioni e cultura che chiude la fila degli interventi con 288 milioni di euro.

Tra i soggetti attuatori più importanti c’è Rfi con 18 progetti in giro per la Sicilia per 9,3 miliardi in totale di cui 3,8 dal Pnrr, ma anche la città Metropolitana di Catania con 45 interventi per 2 miliardi di cui 1,45 con risorse Pnrr. Sempre a Catania tra i soggetti attuatori più rilevanti c’è la Stm Microelectronics con un solo intervento da 720 milioni di euro di cui 292 finanziati dal Piano nazionale: si tratta dei lavori nell’impianto di Primosole nella zona industriale di Catania. E’ il secondo progetto per importo in Sicilia dopo il raddoppio della tratta ferrata tra Palermo e Catania che da solo prevede un investimento di 5,6 miliardi.

E i microprogetti

Accanto a progetti milionari ed anche miliardari, però ci sono anche tantissimi piccoli interventi che frammentano la spesa. Scorrendo nella lista ci sono, infatti, investimenti anche inferiori ai mille euro per acquisti di dispositivi telematici per istituti scolastici ma anche per la migrazione verso servizi informatici da parte di scuole o enti locali: così ci sono i 1029 euro finanziati al comune di Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, per l’attivazione dei servizi per l’app Io della pubblica amministrazione o i 553 euro ciascuno dati a due istituti secondari di Siracusa per la migrazione ai servizi digitali. Di fatto sono le spese più piccole finanziate in questo momento in Sicilia.