turismo

Ponte del 25 aprile: 7,7 milioni di pernottamenti, segnali di risveglio in Sicilia

Continua la ripresa del turismo in Italia. Anche le vacanze in Sicilia tornano ad essere un must per italiani e stranieri. Nel weekend lungo del 25 aprile sono attesi 4,9 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere italiane, comprese case vacanze e affitti brevi, cui vanno aggiunti altri 2,8 milioni di pernottamenti nelle seconde case. A stimarlo è CST per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto con IPSOS.

Città d’arte trainano la ripresa

A trainare la ripresa, in questo ponte, sono ancora una volta le città d’arte, che restano la meta privilegiata, anche a causa del tempo incerto e delle temperature ancora non caldissime, che penalizzano le regioni del Sud e delle Isole, così come le località balneari e – anche se in misura minore – le destinazioni di campagna e collina.

In occasione della festa della Liberazione, i musei, i parchi archeologici e i monumenti dello Stato resteranno aperti in via straordinaria. Per verificare le modalità di visita è possibile consultare la pagina del sito del Ministero della Cultura: https://cultura.gov.it/evento/25aprile2022.

Si ricorda che per l’accesso a tutti i luoghi della cultura statali, dal 1° aprile 2022, non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base, mentre resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche. Alcuni luoghi sono visitabili solo su prenotazione. Il Ministero della Cultura consiglia di consultare i siti dei musei e dei parchi archeologici prima di programmare la visita.

A muoversi soprattutto famiglie e amici, con gruppi di viaggio, in media, formati da tre componenti. Complessivamente, l’85% sceglierà una struttura ricettiva tradizionale, (alberghi, B&B, campeggi e agriturismi), mentre il restante 15% si sistemerà in una casa vacanze o in un appartamento in affitto breve.

Segnali di risveglio anche in Sicilia

In giro per Palermo, ma anche a Monreale, si tocca con mano il ritorno dei turisti. Dalla Cala allo Spasimo passando per la Martorana i turisti inclusi anche tantissimi stranieri hanno invaso nel weekend di Pasqua i siti turistici più popolari del capoluogo e anche alberghi e ristoranti hanno fatto il pienone.

Analoga la percezione avuta a Taormina, come racconta il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler: “Taormina è quasi sold-out. Poi avremo, a seguire, una occupazione media che si attesterà dopo Pasqua tra il 50 e il 60%. I turisti stranieri stanno tornando anche se non siamo ancora sui livelli del periodo pre-pandemia. Gli americani ci sono e anche australiani e canadesi stanno tornando ma possiamo dire che si tratta dei più “coraggiosi”: manca ancora una buona parte di clientela che risente delle incertezze del momento e che speriamo di accogliere qui nei prossimi mesi”.

Segnali positivi giungono anche dalle Isole Eolie, dove si sono rivisti turisti ed escursionisti stranieri.

E sono incoraggianti anche i numeri sul turismo a Siracusa, come affermano il presidente della sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, Roberto Bramanti e la vicepresidente Patrizia Candela. “Da una prima ricognizione con le nostre strutture alberghiere e del comparto eventi – dice Roberto Bramanti – il weekend di Pasqua sembra lanciare un primo segnale positivo per il settore alberghiero dopo due anni drammatici e le criticità legate alla guerra in Ucraina e agli effetti pesanti del caro energia”. “È un turismo prevalentemente di una clientela europea”, dicono gli albergatori di Confindustria Siracusa. “All’appello manca ancora tutta quella porzione di mercato, per noi estremamente importante, ovvero quella proveniente dai paesi extra UE. Questi primi segnali che stiamo registrando sono un momento di speranza di rinascita per un settore che ha sofferto moltissimo l’assenza di turismo”.

In ritardo le prenotazioni estive

La ripresa primaverile, però, non sembra ancora aver avuto un impatto positivo sull’ormai prossima stagione estiva. Solo il 36% degli italiani (il 40% nelle regioni del Nord) ha già prenotato le vacanze per questa estate, scegliendo in 7 casi su 10 una destinazione italiana.

Chi non ha ancora prenotato, invece, sta aspettando soprattutto perché non ha ancora definito la destinazione (44%) o il periodo delle sue vacanze estive (31%). Ma per molti, è proprio la vacanza estiva ad essere in forse: il 18% non è certo di fare un viaggio quest’estate.

“Il turismo sta dando segnali positivi, confermando la resilienza e la capacità di ripartenza del comparto – commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti – ma è una ripresa che va sostenuta: i buoni risultati di questo aprile non bastano a cancellare due anni difficili, anche perché per ora sono ripartite soprattutto le città d’arte. E la partita estiva, come conferma il nostro sondaggio, rimane ancora da giocare, con l’incertezza che spinge le scelte sempre più a ridosso di data: il caro-bollette non erode solo i margini delle imprese ricettive e dei servizi turistici, che hanno visto triplicare i costi fissi, ma riduce anche il budget che le famiglie possono dedicare alle vacanze”.