Nella Manovra 2024 sono presenti i fondi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo ha ribadito il ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo nella conferenza stampa che si è svolta al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la futura Legge di Bilancio.
“Smentendo settimane di chiacchiere a vuoto su diversi giornali, c’è la copertura necessaria per il collegamento stabile fra Sicilia, Italia ed Europa“, ha sottolineato l’esponente della Lega. “Carta canta, adesso attendiamo che qualche prezioso analista si scusi per quello che ha scritto nelle scorse settimane”.
“Stamattina la Giunta regionale siciliana ha stanziato il primo miliardo di euro. Stiamo parlando di un cantiere che ho tutta l’intenzione di aprire nell’estate del 2024, che si va a sommare a decine di cantiere da nord a sud che stiamo recuperando”, ha aggiunto Salvini.
A fianco di Salvini si è schierato anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale ha ribadito che per il Ponte sullo Stretto di Messina il Governo ha preparato un investimento di 12 miliardi di euro con un orizzonte pluriennale, secondo quote a salire. Lo stanziamento proveniente dalla Regione Siciliana, quindi, andrà a coprire quasi il 10% dei costi.
La Regione, nel dettaglio, contribuirà con un miliardo di euro provenienti da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con ulteriori 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese.
“Con questo provvedimento di apprezzamento della Giunta – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – abbiamo posto le basi per imprimere un’accelerazione determinante alla costruzione di quella che sarà un’infrastruttura strategica per il futuro della Sicilia”.
“Se dopo più di 50 anni il Ponte sullo Stretto si avvia a diventare realtà dobbiamo ringraziare, in particolare, il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, sempre attento alle esigenze del Mezzogiorno e della Sicilia in particolare. Con questo cofinanziamento inviamo un segnale chiaro a tutta l’Italia, per dire che il Ponte è una priorità nazionale e che la nostra regione è pronta a fare la propria parte”.
“La Sicilia si farà trovare pronta a questo appuntamento con la storia”, aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò. “Prepareremo le migliori condizioni strutturali che consentano di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalla costruzione del Ponte sullo Stretto. Sarà necessario organizzare una rete ferroviaria e stradale al passo con i tempi, creando un’interconnessione tra gli aeroporti, i porti e gli interporti e prestando particolare attenzione alla viabilità interna. Noi siamo pronti
Soddisfatta Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega in Sicilia. “Matteo Salvini, leader della Lega, è l’unico ministro non siciliano ad aver lavorato e a continuare a lavorare con impegno e determinazione per l’isola”, ha commentato. “Oggi mi sento particolarmente onorata ed orgogliosa di essere rappresentante eletta della Lega, per la prima volta Matteo Salvini ricopre la carica di ministro delle Infrastrutture e lavora instancabilmente per lo sviluppo del Paese e per ridurre il gap infrastrutturale della Sicilia. Viene da chiedersi dove siano stati finora i politici siciliani”.
“Un ringraziamento sincero e convinto va anche al presidente della Regione Renato Schifani, per il via libera della giunta a un miliardo di euro come impegno di spesa previsto per il Ponte sullo Stretto. Grazie a questo lavoro sinergico, andiamo avanti con le opere, contro i signori dei no e degli interessi di parte, ingranando finalmente la marcia giusta per il vero cambiamento della Sicilia e dell’Italia”, ha concluso l’europarlamentare.
Particolarmente critico era stato, in mattinata, il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Per il politico siciliano la Manovra “di fatto finanzierà solo il Ponte, dimenticandoci dunque tutte le altre promesse fatte dal governo: niente flat tax al 20% per tutti, nessuna pensione minima a 1.000 euro, zero aiuti alle famiglie per combattere il caro vita”.
“La verità invece è la seguente: nella Manovra del Governo Meloni, non solo non ci saranno” i finanziamenti” per il Ponte, ma non ci sarà traccia nemmeno di tutte le misure promesse in campagna elettorale”.
“Sapete invece Salvini dove andrà a prendere i soldi per il Ponte? Dal Fondo Sviluppo e Coesione, che per la programmazione 2021-2027 ammonta a 70 miliardi di euro. Si prepara a togliere il 20% delle risorse dal fondo che sarebbero destinate a tutte le regioni d’Italia per fare investimenti”, ha aggiunto De Luca.
Mi domando: il presidente della conferenza Stato-Regioni, Massimiliano Fedriga per quanto tempo ha intenzione ancora di rimanere in silenzio? Ok che Salvini è il capo del suo partito, ma Fedriga ricopre un ruolo istituzionale e non fa gli interessi della Lega, piuttosto è chiamato a fare gli interessi delle Regioni. Fedriga convochi la conferenza Stato-Regioni subito e faccia approvare che Salvini per finanziare il Ponte userà le risorse del fondo”, ha concluso il sindaco di Taormina.