Con un giorno di ritardo rispetto alla data segnata sulla tabella di marcia, il tanto atteso “Via” libera per il ponte sullo Stretto è arrivato. Gli incartamenti non sono ancora stati trasmessi ai sindaci delle aree interessate, come conferma il primo cittadino di Messina, Federico Basile, ai microfoni del Quotidiano di Sicilia. Ma c’è l’ok di massima al progetto, con l’integrazione di circa 60 prescrizioni che dovranno essere previste in fase di progettazione esecutiva.
Si tratta della terza opzione possibile tra quelle previste proprio dal QdS nella giornata di martedì. La terza via, se così può essere definita, e che era stata ambo le parti considerata come quella più probabile per la prosecuzione del progetto del ponte. I tecnici del Mase hanno di fatto accettato con “riserva” il progetto definitivo, che in ogni caso ha superato l’esame dalla Commissione Via – Vas. Il prossimo passaggio sarà quello di farlo approdare sul tavolo dell’organismo interministeriale del Cipess, addetto alla programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. In questo caso le eventuali nuove o mancanti integrazioni richieste dal ministero, dovranno essere inserite nel progetto esecutivo, per il quale la Stretto di Messina avrà a disposizione dieci mesi di tempo dall’ok dello stesso Cipess, atteso a questo punto entro fine anno.
Una decisione storica e attesa da decenni per la Sicilia, che per tramite della Regione si era già esposta in maniera definitiva negli scorsi giorni sul tema ambientale. “Il nucleo di coordinamento della Commissione tecnico-specialistica per le valutazioni ambientali per la Regione Siciliana ha espresso, all’unanimità, parere favorevole con prescrizioni sull’istanza della società Stretto di Messina per la valutazione d’impatto ambientale relativa al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria“, aveva dichiarato il presidente Renato Schifani.
Immediato l’intervento anche della società Stretto di Messina: “In relazione al parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto, l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci commenta: “Un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera. La Commissione ha svolto un lavoro straordinario esaminando nei tempi di legge un progetto complesso come il ponte sullo Stretto. Ora il nostro impegno si concentra sulle prescrizioni espresse, che saranno valutate con grande attenzione, ricordando che la progettazione esecutiva per fasi ne agevolerà l’attuazione”, ha subito commentato Pietro Ciucci, CEO della Stretto.
Adesso sarà necessario attendere il Cipess, il cui ultimo giudizio resta vincolante. Soltanto dopo sarà possibile dare il via al piano espropri già stabilito dalla società. Ed eventuali cantieri del ponte sullo Stretto non avranno inizio, comunque, prima del 2026. Non si sono fatte attendere neppure le reazioni politiche dei Comitati no ponte, che insieme alla CGIL e a svariate sigle politiche nazionali e del mondo degli ambientalisti, protesterà a Roma, di fronte a Montecitorio, il prossimo 15 novembre.