CATANIA – Lavori di messa in sicurezza, adeguamenti strutturali, trasformazioni green. L’anno appena passato è stato ricco di interventi e iniziative per quanto riguarda il porto di Catania. Che sogna ancora di venire aperto alla città, sui modelli di Genova o Marsiglia, ma che sembra aver compiuto qualche passo in avanti verso una maggiore fruizione da parte della cittadinanza.
A cominciare dall’aver rimosso le barriere metalliche alle spalle degli archi della Marina, posizionate per arginare il contagio da Covid 19 in occasione della seconda ondata. Non solo: secondo il report del commissario dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale, Alberto Chiovelli, nell’ultimo anno sono stati compiuti altri importanti atti in questa direzione. Ma prima, bisogna liberare il porto. “Gran parte degli interventi – si legge nel report relativo all’anno 2021 – comporterà ricadute positive sul territorio, non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche della qualità della vita; basti pensare ai benefici per la cittadinanza del nuovo collegamento con la città di Augusta o della nuova mantellata del porto di Catania, dove sarà possibile realizzare una bellissima passeggiata”.
Anche il progetto del nuovo Terminal crociere di Catania, avviato di recente e di cui lo stesso commissario aveva parlato in una intervista al Quotidiano di Sicilia, “rappresenterà una ulteriore occasione di sviluppo” – prosegue il documento. “Determinante – si legge ancora – è stata l’azione dell’Autorità per creare le condizioni migliori puntando, da un lato, al completamento dei lavori di ripristino della Nuova Darsena, il cui pieno utilizzo consentirà di alleggerire il traffico commerciale sullo sporgente centrale del porto dove sorgerà il nuovo Terminal crociere e, contemporaneamente, definendo un progetto di nuova viabilità del porto che ne dovrebbe migliorare sicurezza, funzionalità e fruibilità”. La consegna dei lavori di ripristino della Nuova Darsena del Porto di Catania è avvenuta lo scorso ottobre, dopo oltre due anni di stop. “È di fondamentale importanza per decongestionare il Porto soprattutto nella prospettiva di una auspicabile crescita dei traffici – prosegue il commissario Alberto Chiovelli.
Insomma, nelle intenzioni dell’Autorità portuale sembrerebbero esserci tutte le intenzioni di aprire lo scalo marittimo alla città. Non prima, però, di aver effettuato importanti interventi di sicurezza. “Sul fronte degli investimenti la sicurezza delle infrastrutture portuali – continua il report – è al centro dell’attenzione con gli interventi sulla diga foranea di Augusta (tre lotti finanziati di cui uno terminato, uno in corso di realizzazione ed il terzo in fase di progettazione) e con l’intervento sulla mantellata del porto di Catania (progetto realizzato, attualmente in fase di verifica e di cui si prevede l’appalto nel 2022)”.
“Altre opere per migliorare le potenzialità dei porti sono in corso di progettazione o programmate”, prosegue il documento. Tra queste, spicca la rettifica di alcune banchine nel Porto di Catania. “Sempre sul fronte degli investimenti – si legge – è in corso di redazione, in stretta collaborazione con l’Università di Catania, lo studio di fattibilità per gli interventi di cold ironing nei porti di Augusta e di Catania, già finanziati con il fondo complementare del Pnrr”. Infine, per quanto riguarda l’assetto strategico dell’infrastruttura, sono stati stanziati circa 400 mila euro “per i porti di Augusta e Catania, per assicurarne la funzionalità e per puntare a rafforzarne il ruolo nel Mediterraneo”.