Caltanissetta

Un potenziamento per l’offerta sanitaria nissena

CALTANISSETTA – Inaugurata nei giorni scorsi, nell’ex ospedale di viale Regina Margherita, la sede temporanea della Casa della comunità spoke, la seconda in Sicilia. La struttura si pone l’obiettivo di garantire le cure primarie alla cittadinanza grazie a una convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’Asp in attesa del giudizio del Tar.

L’ex presidio Ospedaliero, di proprietà del Comune, è stato ceduto all’Asp di Caltanissetta con vincolo di destinazione a uso universitario. Con deliberazione di Giunta regionale n. 398 del 4 agosto 2022 è stata valutata l’opportunità di trasferire molti dei servizi sanitari, espletati al poliambulatorio di via Malta, nei locali siti al piano terra dell’ex ospedale Vittorio Emanuele al fine di implementare una Casa della Comunità spoke temporanea, nelle more che la stessa venga attivata presso il Poliambulatorio di via Malta, con fondi Pnrr. Il Comune ha proposto ricorso giurisdizionale al Tar Palermo, sicché risulta pendente il giudizio sulla destinazione d’uso dell’immobile ceduto.

“Abbiamo deliberato l’approvazione di una convenzione con l’Asp di Caltanissetta – ha spiegato il sindaco Roberto Gambino – per consentire a quest’ultima di utilizzare, temporaneamente, parte dell’ex Ospedale di viale Amedeo per l’impiego quale Casa della comunità spoke per continuare a fornire alla cittadinanza l’erogazione delle cure primarie. Sia chiaro a tutti che questa convenzione è temporanea e la volontà di questa Amministrazione è e rimane quella di destinare l’ex Ospedale Vittorio Emanuele a sede universitaria permanente”.

Il Piano regolatore generale di Caltanissetta, infatti, classifica l’area in cui ricade l’ex ospedale Vittorio Emanuele categoria “F12-Attrezzature culturali, museali e istituzioni universitarie” e sarà destinata, in futuro, a sede permanente dell’Università nissena. Nella stessa struttura è ubicato anche il Distretto Sanitario ed un consultorio.

La Casa della comunità, che doveva essere aperta nel 2026 secondo il piano del Pnrr, sarà il primo punto di accesso alle cure. Tre le aree sanitarie su cui punta la struttura: cardiologia, diabetologia e pneumologia con percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali che prevedono la gestione del paziente grazie anche alla collaborazione con i servizi sociali del Comune. La struttura sarà aperta 24 ore su 24 e vedrà la presenza di medici e infermieri per dodici ore diurne e la Guardia medica nelle ore serali.