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Presepe con due mamme senza San Giuseppe ritenuto blasfemo, il parroco: “Al passo coi tempi”

Che le polemiche sarebbero state inevitabili probabilmente lo sapeva anche lui. La scelta del prelato Vitaliano Della Sala, di allestire un presepe con due mamme e senza San Giuseppe, da Pro Vita è stata reputata “blasfema e vergognosa” oltre che priva di qualsiasi «insegnamento cattolico”. Insomma, se l’intento era quello di suscitare indignazione, il parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocastello di Mercogliano in provincia di Avellino c’è riuscito benissimo. Nei giorni scorsi ha pubblicato un post su Facebook in cui mostra quello che sarà il presepe di quest’anno nella sua chiesa: si tratta di un presepe inclusivo, difensivo dei diritti LGBT e con due mamme. “Perchè ormai siamo nel 2023 bisogna accettare che ci sono tanti modi di essere famiglia. Nulla è impossibile a Dio”.

Tutti uguali al cospetto di Dio

“La realtà – rincara il religioso – è che oggi ci sono altri tipi di famiglie. Negli oratori, al catechismo, arrivano bambini figli di divorziati, di single, ma anche di coppie gay. E noi li dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, con rispetto. D’altra parte è lo stesso Papa Francesco dire che la Chiesa non deve escludere nessuno”, sostiene il parroco. “Siamo nel 2023 e nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia”.