Politica

Presidenza della Regione, Sunseri dà la sua disponibilità, Di Caro frena

Ha dato ufficialmente la sua disponibilità per concorrere alla carica di presidente per la Regione Siciliana in seno al Movimento 5 Stelle: Luigi Sunseri, attuale deputato all’Ars e componente della Commissione Bilancio.

«Aspettiamo la nomina, da parte di Conte, del “segretario regionale” del M5S e partiamo. Con l’augurio che possa essere una persona che faccia da collante e rilanci la passione della base, che per anni ci ha condotto a gloriosi risultati. Non è il momento di parlare dei nomi dei candidati alla Presidenza della Regione, ma non dobbiamo perdere troppo tempo.

Delineiamo il perimetro e individuiamo il metodo di scelta. Quella delle primarie è una strada che mi convince – ha dichiarato Luigi Sunseri – Una cosa per me è certa: farò di tutto affinché il candidato presidente sia del Movimento 5 Stelle. Io ho già dato la mia disponibilità al gruppo regionale. Gruppo che ha maturato grandi competenze, gruppo che è cresciuto e che può dare un importantissimo contributo per il rilancio della nostra Sicilia».

In attesa del via libera di Giuseppe Conte

Affinché la candidatura sia valida, infatti, dovrà arrivare il via libera di Conte e di tutta la coalizione che potrebbe anche avvalersi dell’istituzione delle primarie per stabilire un programma e un candidato che siano condivisi da tutte le forza politiche aderenti. 

«Manca un anno alle elezioni regionali siciliane. E lo dico chiaramente, senza giri di parole. Diversamente, i siciliani non avrebbero contezza degli accordi di partito, siglati dentro una stanza tra 4/5 persone. Le primarie costituiscono un meccanismo che ci consentirebbe di costruire un progetto fatto di donne e uomini di spessore, la cui autorevolezza rappresenterebbe per la Sicilia un importante e, ancor di più necessario, elemento di svolta. Perché la Sicilia, ha bisogno di un governo di rottura, che possa far immaginare ma, soprattutto, possa tracciare una strada diversa da quella in cui ci hanno condotto anni e anni di mala politica. Niente giochi di palazzo, la gente è stanca. Vuole conoscere quale Sicilia sia possibile. Vuole guardarci in faccia e sentirsi rassicurata. Occorre individuare i soggetti da coinvolgere e, insieme, costruire un percorso virtuoso che abbia al centro la Sicilia» riferisce ancora l’onorevole Sunseri, che con queste parole manda una stoccata all’attuale governo regionale, nonché al precedente governo guidato da Rosario Crocetta.

«Nel corso degli anni gli altri attori politici hanno imparato a conoscere il M5S, forza politica “anomala”, indisponibile a barattare il bene dei cittadini con interessi personali, pronta al sacrificio e leale con i siciliani.  Il M5S c’è ed è forte, soprattutto in Sicilia. Non intendiamo avere un ruolo di secondo piano. Noi questo cambiamento lo vogliamo, ne vogliamo essere i protagonisti e gli autori. Incontriamoci per dare sostanza e forma al futuro di questa terra. Senza nasconderci, senza rincorrerci. Disegniamo un perimetro di valori che ci consenta di dare ai siciliani le risposte che aspettano da troppo tempo. Il mio è un appello alle forze sane e progressiste di questa Terra. Ai Sindaci, agli amministratori locali, alle categorie sociali che lottano ogni giorno per provare a far risplendere la nostra Sicilia. Guardiamoci negli occhi, progettiamo insieme una Sicilia comune che possa ridarci la dignità perduta e la forza di immaginare un futuro diverso» conclude il suo discorso il politico termitano.

Giovanni Di Caro

«Noi abbiamo deciso di scegliere chi proporre al tavolo della coalizione in maniera univoca. È chiaro che Sunseri è liberissimo di proporre la sua candidatura, sono già state avanzate altre proposte e sicuramente altre ne arriveranno, ma io auspicherei che il nome da presentare alla coalizione sia unico per il M5S» ha commentato Giovanni Di Caro, capogruppo all’Ars del M5S.

Preferisce, invece, non esprimere alcun commento Giancarlo Cancelleri, attuale sottosegretario di Stato al “Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità” sostenibili nel governo Draghi.

Sonia Sabatino