Catania

Prevenzione incendi a Catania, interrogazione in aula

CATANIA – La prevenzione incendi approda in aula consiliare. È il capogruppo del Partito democratico a Palazzo degli Elefanti, Maurizio Caserta, a porre l’interrogazione all’amministrazione comunale in occasione del question time di giovedì mattina. Vuole sapere se la città è pronta ad affrontare eventuali roghi, dopo l’esperienza dello scorso anno di fine luglio. “Siamo in piena estate e le alte temperature possono scatenare gli incendi – sostiene Caserta –. La città deve essere pronta di fronte a situazioni che possono essere previste”. Secondo il capogruppo democratico, a preoccupare maggiormente sono le aree periferiche, quelle incolte e limitrofe ad altri comuni, per cui chiede anche il coinvolgimento degli altri primi cittadini, per mettere a punto un piano “metropolitano”.

Per questo chiede di conoscere l’attività dell’amministrazione per quanto riguarda la prevenzione incendi, considerato che “il vigente Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione – dice – identifica il Piano comunale di Protezione civile come l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio, compresa l’emergenza incendi e deve identificare il personale, l’equipaggiamento, le competenze e le altre risorse disponibili da utilizzare durante le operazioni”.

Il piano di emergenza incendi da aggiornare secondo Maurizio Caserta

Secondo il consigliere, il Comune di Catania “è dotato di un piano di emergenza comunale non più aggiornato del 2016” – afferma, avanzando preoccupazioni sul fatto che possa non rispecchiare lo stato attuale delle cose, in termini di necessità così come di dotazioni organiche. “Questa amministrazione risulta aver provveduto solo in data giugno 23 con ordinanza numero 28 a definire alcune sommarie misure di prevenzione per il rischio incendi di interfaccia – evidenzia Caserta – e tale disposizione interessa esclusivamente l’area di Catania”. Da qui l’interrogazione sulle attività poste in essere da Palazzo degli Elefanti per prevenire eventuali roghi e per rispondere in fretta.

Caserta invita anche a istituire un tavolo tecnico operativo tra i comuni

Non solo. Caserta invita anche a istituire un tavolo tecnico operativo tra i comuni della città metropolitana, insieme alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco “in modo da predisporre – sottolinea – gli interventi preventivi di riduzione del rischio necessari nelle zone periferiche del territorio comunale e per predisporre una idonea pianificazione delle emergenze”.

La replica di Alessandro Porto, assessore comunale alla Protezione civile

Questioni alle quali replica Alessandro Porto, assessore comunale alla Protezione civile. “Ringrazio il consigliere Caserta perché quello della prevenzione antincendio è un tema che l’amministrazione comunale ha molto a cuore – replica Porto -. Sua eccellenza il Prefetto ha anticipato tutti noi – continua – perché già la riunione che lei prospettava è stata fatta il mese scorso, con tutti i sindaci della città metropolitana compreso quello di Catania anche nella veste di sindaco della città metropolitana”. Un incontro, spiega Porto, con forze dell’ordine e protezione civile, per mettere a punto il piano di prevenzione, anticipato comunque da alcune ordinanza. “Già nel mese di gennaio – prosegue Porto – il sindaco ha emanato l’ordinanza per quanto riguarda la prevenzione rischi. Tutti gli uffici e le direzioni coinvolte hanno lavorato nella stessa direzione per quanto riguarda la protezione civile”. Porto parla del Piano di emergenza comunale, redatto nel 2018 e ancora attuale. “È operativo – afferma – e in corso di revisione e aggiornamento, come prevede la legge, perché ogni cinque anni va revisionato. Nel più breve tempo possibile lo porteremo in consiglio comunale. Abbiamo poi il catasto dei terreni percorsi da incendi, che il Consiglio comunale ogni anno approva e stiamo predisponendo quello nuovo“.

Il rappresentante della giunta comunale spiega poi che il piano viene monitorato anche una collaborazione tra protezione civile, Multiservizi e la Direzione manutenzioni, “hanno fatto un lavoro e propedeutico per quello che potrebbe essere il rischio incendi creando delle linee tagliafuoco e intervenendo su eventuali altri aspetti di rischio, abbiamo effettuato controlli anche con i vigili urbani per sollecitare gli interventi di pulizia o segnalare quelli non fatti”, continua. Inoltre, il numero di autobotti a disposizione della protezione civile è passato da due a quattro. “Abbiamo lavorato molto, anche con le associazioni di protezione civile, ma questo – conclude Porto – non significa che ci siamo fermati”.