Sicilia

Prevenzione incendi in Sicilia, dalla Regione più di due milioni per rafforzare il personale dei Vigili del Fuoco

Due milioni e mezzo. È questo il valore dell’accordo tra la Regione Siciliana e il dipartimento nazionale dei vigili del fuoco per il contributo che verrà dato nell’anno in corso alla campagna antincendio. La partnership era stata fissata nel 2023 e andrà avanti fino all’anno prossimo, portando a un rafforzamento del personale adibito allo spegnimento dei roghi.

Un problema, quest’ultimo, che la scorsa estate ha causato ingenti danni e non pochi decessi.
I termini economici dell’accordo per il 2024 sono riportati in un decreto del Comando del corpo forestale, firmato giovedì scorso, anche se i riferimenti temporali relativi all’inizio della collaborazione risalgono al 24 giugno.

Prevenzione incendi in Sicilia, cosa faranno i Vigili del fuoco

Personale, attrezzature e mezzi dei vigili del fuoco andranno a integrare le forze messe in campo dalla Regione per un’estate che si spera sia meno drammatica della passata. Il governo Schifani, così come da tradizione, ha schierato gli addetti antincendio stagionali anticipando le inizio delle operazioni a metà maggio, un mese prima rispetto al solito. A intervenire dall’alto, invece, sarà la flotta di dieci elicotteri di cui la Regione si avvale ormai da sei anni. In principio si credeva che a essa potessero aggregarsi due elicotteri pesanti, capaci di stare in volo anche in occasione di giornate con forte vento, ovvero quelle in cui i roghi rischiano di diventare indomabili per la velocità di propagazione, ma la gara d’appalto milionaria indetta dalla Centrale unica di committenza si è chiusa con un nulla di fatto: nessuna azienda si è fatta avanti.

Concreto sarà invece l’apporto dei vigili del fuoco. Il piano punta al potenziamento delle sale operative e delle squadre antincendio e interessa anche la direzione delle operazioni di spegnimento.

Nello specifico dal 24 giugno al 30 settembre, è previsto il contributo di un funzionario tecnico e due operatori, mentre saranno 16 le squadre antincendio-boschivo che verranno smistate nel territorio isolano. Queste le località dove faranno base: Agrigento, Cammarata, Caltanissetta, Ragalna, Messina, Santo Stefano di Camastra, Palermo, Montemaggiore Belsito, Ragusa, Siracusa, Trapani, Favignana e Custonaci.

L’impegno sarà ulteriormente intensificato nel mese di agosto, con due squadre aggiuntive che monitoreranno la situazione a Ustica e Pantelleria

Prevenzione incendi in Sicilia, i costi dell’accordo

Come detto nel complesso, la spesa con cui sarà finanziato il coinvolgimento del personale dei vigili del fuoco nel 2024 ammonta a due milioni e mezzo. I costi sono dettagliati nel decreto del 4 luglio, anche se sembrano contenere un errore: alla voce complessiva delle spese per il personale viene riportata la cifra di poco superiore a due milioni 324 mila euro; tuttavia, sommando le singole voci, per personale delle sale operative e squadre antincendio, il totale arriva non raggiunge i due milioni di euro.

A essere conteggiate sono anche le spese necessarie per mettere i vigili del fuoco di lavorare: 116mila euro sono stati stanziati per finanziare acquisto di carburante, acquisto di attrezzature e manutenzione dei mezzi, mentre ammonta a 60mila euro la previsione per il trasferimento del personale nelle isole minori della Sicilia. Contattato dal Quotidiano di Sicilia sulle incongruenze nel decreto, il dirigente Salvo Di Salvo fa sapere che saranno effettuate le opportune correzioni dopo avere approfondito, con i Vigili del fuoco, la natura dell’errore riportato nella tabella.

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