Economia

Gas, l’Italia propone all’Ue il tetto al prezzo “dinamico”: cos’è e come funziona

Non è stata ancora raggiunta l’intesa tra i vari Paesi europei sul tetto al prezzo del gas.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a margine del vertice di Praga ha ribadito che l’applicazione di un price cap non è attualmente in fase di discussione, ma l’argomento sarà immediatamente ripreso in occasione del prossimo Consiglio europeo in programma nei prossimi giorni a Bruxelles.

Tetto al prezzo del gas, le perplessità europee

La stessa si è detta fiduciosa del fatto che i Paesi membri possano presto trovare un accordo sul price cap.

Non sono state poche, però, le resistenze messe in atto da altri Paesi europei, in primis da Austria, Germania, Francia e Olanda, così come altri Stati dell’Est.

Tetto al prezzo del gas, il ruolo dell’Italia

Tra gli Stati che però in questi mesi hanno proposto con maggiore insistenza il ricorso alla regolamentazione dei prezzi energetici vi è l’Italia. A sbattere i pugni sul tavolo, nelle scorse settimane, è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi.

L’ex governatore della Bce ha chiesto più riprese un intervento dell’Unione Europea al fine di mettere una pezza all’importante impennata dei prezzi nel Vecchio Continente, così come in Italia.

Recentemente, però, l’Italia – insieme a Grecia, Polonia e Belgio – ha presentato all’Unione Europea una nuova proposta al fine di trovare un compromesso in grado di accontentare tutti i membri: il tetto del prezzo “dinamico”. Ecco cos’è e come funziona.

Tetto al prezzo del gas “dinamico”, cos’è e come funziona

Nel dettaglio, il tetto del prezzo “dinamico” prevede un’oscillazione del costo compreso tra un range minimo e un massimo. In questo contesto, il valore del prezzo del gas può variare in base alle richieste del mercato.

Quello proposto da Palazzo Chigi, quindi, non è un vero e proprio “tetto” ma un “corridoio”.

Si andrebbe così a determinare un prezzo di riferimento, prendendo in considerazione altri indicatori giù esistenti che potrebbero essere affiancati all’indicatore del mercato europeo, il Ttf di Amsterdam.