“Antonello Montante mi disse di avere salvato la carriera politica di Giuseppe Lumia alle elezioni nazionali del 2008, facendolo reinserire nella lista del Pd”: è una delle dichiarazioni rese in aula dall’ex presidente dell’Irsap Alfonso Cicero, teste chiave e parte civile del maxiprocesso sul Sistema Montante.
Nella giornata del 23 settembre, i pm hanno ascoltato al Tribunale Collegiale di Caltanissetta i difensori delle parti civili. Gli accusati del processo sono indagati a vario titolo di aver costruito e fatto parte di un sistema di corruzione e di rivelazioni di segreti d’ufficio. Un sistema che ruotava intorno alla figura di Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia ed ex paladino dell’antimafia, con la complicità di esponenti politici, delle forze armate e dell’imprenditoria locale.
Cicero, che dal cosiddetto “Sistema Montante” negli anni ha subìto una lunga serie di ritorsioni, è tornato in aula a rispondere – in controesame – alle domande del difensore di fiducia, l’avvocato Annalisa Petitto. Secondo quanto emerso dalle sue dichiarazioni, l’ex assessore regionale Linda Vancheri avrebbe rivelato di essere preoccupata che il fratello di Antonello Montante – Gioacchino -, detentore di segreti d’ufficio importanti (soprattutto perché al tempo dei fatti, nel 2015, era in corso un’indagine per concorso esterno alla mafia) e l’ex direttore di Confindustria Caltanissetta Giovanni Crescente potessero rivoltarsi contro l’ex paladino antimafia.
Montante avrebbe anche riferito a Cicero di aver “salvato” la carriera politica di Giuseppe Lumia e che avrebbe reso assessore anche l’ex deputato Gianluca Miccichè, suo “pupillo” (circostanza poi verificatasi nel 2015 con la nomina nell’ambito della giunta Crocetta).
Nel corso della sua testimonianza sul sistema Montante, Cicero ha affermato anche di aver ricevuto – nel 2015 – due foto su WhatsApp. La prima ritraeva l’ex governatore Crocetta, Montante – al tempo sotto indagine -, l’allora assessore regionale Mariella Lo Bello e l’ex commissario dell’Irsap Mariagrazia Brandara a cena insieme in un albergo di Cefalù. La seconda, invece, vedeva protagonisti Montante, Lo Bello e Brandara, insieme a conversare nel giardino della stessa struttura alberghiera del Palermitano.
Cicero ha poi descritto le numerose ritorsioni ai suoi danni, ideate da Montante ed eseguite nel tempo da Crocetta, Brandara e Lo Bello, messe nero su bianco in un dossier di 300 pagine redatto per colpire Cicero e sequestrato dalla Squadra Mobile nell’ambito delle indagini. La prossima udienza si terrà il 30 settembre prossimo: sarà presente anche il testimone Alfonso Cicero, che verrà esaminato dai difensori degli imputati.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI