Agrigento

Piano da quasi 700 mila euro per Eraclea Minoa

CATTOLICA ERACLEA (AG) – È stato approvato un piano da oltre mezzo milione di euro per garantire una migliore accessibilità all’area archeologica di Eraclea Minoa. L’iniziativa è del Parco della Valle dei Templi. Si fa avanti, anche, un’ipotesi di eliminazione del “sarcofago” che ricopre l’antica e fragilissima opera.

Riqualificazione e miglioramento, quindi, dell’intera area, così come annunciato dal sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino. “Il progetto – ha commentato – finanziato nell’ambito delle Aree interne Sicane, ha un importo di 670 mila euro e prevede: la sistemazione, illuminazione e l’installazione di sistemi di videosorveglianza nel piazzale d’ingresso all’area archeologica di Eraclea Minoa; la sistemazione della strada che conduce al Parco archeologico; la ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile di proprietà del Comune (ex Casa Di Benedetto), al fine di rendere utilizzabili i fondi stanziati nel precedente progetto”.

Una zona da molto tempo oggetto di calamità naturali. Basti pensare al mese di gennaio di quest’anno, quando a causa delle continue raffiche di vento e pioggia e della mancata manutenzione, l’area si è trovata in condizioni pericolose e instabili per i visitatori e per le strutture vicine.

“La copertura a ventaglio di cantiere – hanno sottolineato dal Parco archeologico Valle dei Templi – collocata negli anni Novanta a protezione della cavea del teatro di Eraclea Minoa, che doveva essere temporanea, dopo lunghi anni di esposizione agli agenti atmosferici e non avendo mai ricevuto alcun tipo di manutenzione, ha iniziato ad arrugginirsi con conseguente dilavamento di materiale ferroso sulle superfici lapidee e con il progressivo indebolimento dei sistemi di fissaggio. A seguito delle avverse condizioni meteo, sommate al non ottimale stato di conservazione dei sistemi di fissaggio, parte dei pannelli che costituivano la copertura sono stati divelti dal vento e scaraventati anche a parecchi metri di distanza dal teatro”.

Un progetto che vuole dunque salvaguardare le prospettive turistiche e, al tempo stesso, tutelare una zona di rilievo archeologico che consta di un teatro, inserito entro il reticolo regolare della città e articolato su terrazze digradanti verso Sud-Ovest, e di una città che abbraccia l’intera estensione dell’altopiano, fino al fiume Platani. Dell’abitato è stato messo in luce un notevole settore, nel pianoro a Sud del teatro. Sono stati, invece, accertati due strati sovrapposti di abitazioni, rispettivamente riferibili al periodo ellenistico e al periodo romano repubblicano.