(di Askanews) La rabbia e la preoccupazione stanno crescendo tra le famiglie in Russia da quando il presidente Vladimir Putin ha chiamato alle armi centinaia di migliaia di russi per la guerra in Ucraina. A Mosca, madri e mogli di soldati russi sfidano Putin scendendo in piazza per chiedere al presidente russo di mantenere le sue promesse: un solido addestramento, attrezzature adeguate e che i nuovi soldati non siano spediti in prima linea al fronte.
Tuttavia, Olga Tsukanova, membro del Consiglio delle madri e delle mogli, il cui figlio di 20 anni sta ora prestando servizio militare, afferma che le donne stanno cercando “in ogni modo possibile di avviare un dialogo con le autorità, ma sembra impossibile”.
“Lui non ci parla – ha spiegato Olga Tsukanova – Quando abbiamo iniziato a invitare le persone a una tavola rotonda, abbiamo visto sui media che il presidente annunciava che avrebbe incontrato le mogli, le madri dei militari. Abbiamo una domanda: siamo a Mosca da diversi giorni ma è come se non esistessimo“.
Nel frattempo il Cremlino ha diffuso un video nel quale il presidente russo è seduto attorno a un tavolo insieme a delle donne: “Voglio che sappiate che io personalmente e l’intera leadership del Paese condividiamo questo dolore. Comprendiamo che nulla può sostituire la perdita”, dichiara Putin.
Secondo le attiviste le donne invitate alla residenza di Putin fuori da Mosca sono solo delle figuranti, definite da Olga Tsukanova delle “madri tascabili“. Il comitato delle madri e delle mogli dei soldati è molto popolare in Russia e i consigli si sono formati in moltissime città.