Che meraviglia, questa Seleção. Il Brasile diverte e si diverte, esibendosi in una prestazione da leccarsi i baffi all’esordio nel Mondiale: 2-0 alla volenterosa Serbia, il cui muro ha potuto reggere soltanto per un’ora di gioco.
Extra-lusso la qualità messa in campo dai verdeoro, padroni assoluti del match sin dai primi scampoli di gara.
Se nel primo tempo ai ragazzi di Tite era mancato soltanto il gol, nella ripresa le reti sono state due e sarebbero potute essere molte di più.
Il protagonista della serata si chiama Richarlison, autore della doppietta decisiva e finalizzatore glaciale del caos generato dai funamboli imprendibili Vinicius Jr. e Neymar.
Al 62° arriva il primo centro su tap-in dopo la respinta di Vanja Milinkovic-Savic sulla conclusione della stella del Real Madrid; dieci minuti più tardi, al 72°, la prodezza in acrobazia, sfruttando sempre l’assist d’esterno (sì, avete capito bene, d’esterno) di “Vini”.
Nel mezzo i legni centrati da Alex Sandro e Casemiro, ma soprattutto un gioco futuristico, perfetto nella fase offensiva così come in quella difensiva, tra un Danilo imperioso e un Thiago Silva letteralmente eterno.
Per tutte le avversarie, dal “Lusail Iconic Stadium”, suona un assordante campanello d’allarme: è iniziata la caccia del Brasile alla sua sesta Coppa del Mondo.