“Questo Mondiale ha mostrato una forza di coesione enorme: la Fifa ringrazia tutti coloro che sono stati coinvolti, il Qatar, i volontari: hanno resto questa edizione la migliore di sempre su tutti i fronti”. Queste le parole del presidente della Fifa, Gianni Infantino nel tracciare il bilancio dei mondiali di Qatar 2022 che si chiuderà domenica con la finale tra Argentina e Francia.
“Il calcio è diventato veramente globale come dimostra la prima squadra africana in semifinale”, ha proseguito Infantino che ha parlato “dell’unanime apprezzamento del Consiglio Fifa per questo mondiale e per il potere coesivo unico che ha dimostrato”.
Tra tutti gli aspetti positivi il numero uno del calcio mondiale ha sottolineato la “prima donna arbitro, oltre tre milioni di spettatori allo stadio, 5 miliardi davanti alla tv”, lodando il comportamento dei tifosi e “l’atmosfera gioiosa” del torneo, le “partite incredibilmente competitive con qualche sorpresa e alcuni grandi gol”.
“Ognuno è libero di esprimere le proprie convinzioni, in modo rispettoso, ma quando si tratta del campo di gioco bisogna proteggere il calcio. Ci sono culture diverse, modi diversi di vedere le cose. Come Fifa dobbiamo prenderci cura di tutti. Non discriminiamo nessuno in base ai valori e ai sentimenti che ha. Si tratta solo di rispettare i regolamenti. Nel campo di gioco si gioca a calcio. Ed è quello che abbiamo fatto…”, ha detto Infantino parlando del no alla fascia OneLove di alcuni capitani. “Tra una gara e l’altra ognuno può esprimere la propria opinione, ma per 90′ minuti regaliamoci questo momento di gioia”, ha aggiunto Infantino, sottolineando che “i regolamenti sono lì per proteggere 211 squadre di calcio e i loro tifosi, che vogliono venire e godersi il calcio”.
“Credo che stiamo difendendo i valori, stiamo difendendo i diritti umani, stiamo difendendo i diritti di tutti. Ma credo anche che quei tifosi che vengono allo stadio, e a miliardi guardano i Mondiali in Tv, hanno i loro problemi. Vogliono solo passare 90 minuti, o 120 minuti, o 120 minuti con i rigori, senza dover pensare ad altro che godersi un momento di piacere, gioia ed emozione”. Infantino si è poi detto convinto che l’eredità del Mondiale sia “una migliore conoscenza del mondo arabo”.