Quando arriva il bonus da 200 euro? E come funzionerà? Quando saranno le date del bonifico? Spetterà a dipendenti, pensionati o anche agli autonomi? Secondo le ultime notizie, l’assegno da 200 euro verrà percepito dall’1 luglio dai titolari di pensione con un reddito annuo non superiore ai 35mila euro.
L’aiuto economico andrà anche ai “prepensionati” e a chi, a giugno, avrà percepito, ma con gli stessi vincoli, l’indennità di disoccupazione (Naspi e Dis-Coll).
L’ultima bozza del decreto include nel bonus chi percepisce uno o più trattamenti pensionistici, chi usufruisce dell’assegno sociale e di quello di accompagnamento. Unico vincolo, il reddito annuale di 35 mila euro. Sono compresi anche i lavoratori che entro la fine del prossimo mese risulteranno destinatari di indennità di disoccupazione e i possessori di Reddito di cittadinanza e gli “stagionali”.
Il bonus da 200 euro sarà verso a chi ha fino a 35mila euro di reddito. Sarà una tantum.
Per i pensionati partirà il 1° luglio L’indicazione è stata fornita dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, al termine del cdm.
Stando all’attuale testo del decreto Aiuti, riceveranno il bonus: lavoratori dipendenti; pensionati; imprenditori individuali; professionisti; percettori del Reddito di cittadinanza; lavoratori stagionali; percettori dell’indennità di disoccupazione (NASpI e DIS-COLL); lavoratori domestici (Colf e badanti).
Il bonus in questo caso spetta a coloro che sono titolari di reddito di cittadinanza o ricevono un assegno di disoccupazione (Naspi, Dis-Coll eccetera). Il beneficio verrà erogato direttamente dall’Inps e anche in questo caso (salvo eventuali ritardi) il pagamento dovrebbe essere in programma a luglio. Lo stesso vale per i percettori di reddito di cittadinanza: sebbene al momento non ci sia una data “ufficiale” tutto lascia pensare che il bonus verrà erogato con il primo pagamento utile a partire da luglio. La certezza però arriverà solo quando le tempistiche saranno messe nero su bianco.
il calcolo della soglia di 35mila euro si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva), mentre non vengono conteggiati il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, e così pure i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale. Il bonus di 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.