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Green pass eliminato, ecco da quando, la revisione del Governo

E ora il green pass potrebbe essere rivisto, o addirittura eliminato totalmente se i dati dovessero migliorare.

LE NOVITA’

Dal 15 ottobre diventerà obbligatorio per i lavoratori del settore pubblico e privato, potrebbe essere rivisto nel senso di un ‘allentamento’ con l’inizio del nuovo anno.

Ciò a condizione che l’andamento dell’epidemia di Covid-19 nel Paese si confermi positivo mantenendo un trend di decrescita. A chiarire quali potrebbero essere i futuri sviluppi nell’impiego della carta verde è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, mentre dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) arrivano nuove linee guida rispetto alla terza dose della vaccinazione anti-Covid in relazione agli immunizzanti utilizzati nel ciclo primario di vaccinazione.

POSSIBILE ELIMINAZIONE?

Il ‘futuro’ del green pass, dunque, dipenderà dall’andamento della curva pandemica. Per ora, come già sottolineato dal ministro della Salute Roberto Speranza, non ci saranno modifiche, tuttavia “sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia continueranno a mostrare un trend di miglioramento – ha spiegato Costa all’ANSA – ma una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza, che auspichiamo possa avere termine”.

LA REVISIONE

Una revisione del green pass, ha quindi chiarito, “potrebbe significare mantenere l’attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre. Mentre ora siamo cioè di fronte ad una applicazione totale del green pass, si potrebbe passare ad una sua applicazione parziale”. Dunque, “se l’andamento dell’epidemia continuerà ad essere positivo, è ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure e anche del green pass, che potrà dunque essere ridotto nella sua applicazione”. A tal fine, cruciale sarà proprio, secondo Costa, la valutazione dell’andamento epidemico che dovrà essere fatta a fine anno. Davanti a noi, ha avvertito, “abbiamo ancora due mesi che si dimostreranno decisivi”.

LA SCADENZA

Quanto al problema della scadenza del green pass (la cui durata è di un anno), per la maggior parte dei cittadini ciò accadrà nel 2022 inoltrato e quindi, ha assicurato il sottosegretario, “si tratta di un problema per il quale abbiamo sufficiente tempo davanti per trovare soluzioni. Non è un problema imminente”.

Altra questione al centro del dibattito è la terza dose di richiamo per i vaccini anti-Covid. Rispetto alla ricaduta in termini di durata della validità del green pass, una faq del governo chiarisce che le nuove Certificazioni per terza dose vengono emesse il giorno successivo alla vaccinazione e hanno validità per 12 mesi dalla data della somministrazione della dose aggiuntiva al ciclo completato (terza dose per ciclo a due dosi, seconda dose in caso di ciclo completato con dose singola). L’aggiornamento della certificazione sarà automatico.

OBBLIGO TERZ DOSE?

Al momento, ha inoltre chiarito Costa, “non è sul tavolo un’ipotesi di obbligo per la terza dose. In generale, non c’è alcun tabù rispetto all’obbligo vaccinale ed il governo lo ha già previsto per alcune categorie, ma nel frattempo – ha detto – abbiamo deciso di avviare un percorso dando fiducia ai cittadini che hanno dimostrato grande disponibilità alla vaccinazione e attualmente proseguiamo su questa strada”. Poi “è chiaro – ha però precisato – che se nelle prossime settimane saremo davanti a problemi cogenti, allora si potranno valutare eventualmente obblighi specifici per categorie specifiche, ma oggi non è il tema”.

L’OMS

Intanto, dall’Oms arrivano nuove indicazioni sulle terze dosi: si raccomanda la terza dose alle persone “moderatamente o gravemente immunocompromesse” per tutti i vaccini approvati dall’agenzia delle Nazioni Unite. Mentre la terza dose per gli over 60 è ritenuta dagli esperti necessaria per i pazienti che sono stati immunizzati con vaccini anti-Covid delle aziende cinesi Sinovac e Sinopharm, e la terza dose potrebbe essere anche di un vaccino di un altro tipo.