Il Mattarella bis prende forma. La prima svolta alla Camera è arrivata con l’apertura di Matteo Salvini: il bis al Quirinale per l’attuale Capo dello Stato “non può essere una scelta di ripiego. Se quella è la via ci si arrivi con convinzione”, ha detto Salvini. “Mi sembra più serio dire che c’è una parte del Parlamento che non vuole trovare accordo, e la squadra resta così, Mattarella al Quirinale e Mario Draghi a palazzo Chigi, oggi pomeriggio votiamo, ho detto chiudiamola qui”, ha aggiunto. Il presidente del consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz’ora questa mattina con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio, a quanto si apprende, è avvenuto a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale.
Parole che sbloccano lo stallo. “A questo punto Mattarella va fatto nella votazione di oggi pomeriggio, non ha senso aspettare”, dicono fonti dem all’Adnkronos mentre i centristi che hanno lavorato fino all’ultimo, anche in queste ultime ore, per la candidatura di Pier Ferdinando Casini vedono sfumare la possibilità. Una previsione confermata dal fonti della maggioranza. “Si può chiudere su Mattarella già stasera”.
“Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci, sarei stupita se, dopo i tanti no, accettasse l’incarico”. Così Giorgia Meloni su twitter.
Nel frattempo si è svolto il settimo scrutinio, con annunciata fumata nera. I votanti al settimo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica sono stati 596, gli astenuti sono 380. Le schede bianche 60, le nulle 4 e i voti dispersi 9. Sergio Mattarella ha ottenuto 387 voti (51 in più rispetto a quelli ottenuti nel sesto scrutinio di ieri, pari a 336); Carlo Nordio (votato dai grandi elettori di FdI) ha ottenuto 64 voti; Nino Di Matteo 40 voti; Pier Ferdinando Casini 10; Elisabetta Belloni 8; Luigi Manconi 6; Marta Cartabia 4; Mario Draghi 2; Emilio Scalzo (attivista No Tav) 2. Si torna a votare alle 16.30, forse per la volta decisiva.