Rumori molesti, fastidiosi e continui che diventano particolarmente insopportabili se, per riposare, si paga. La raccolta dei rifiuti notturna, effettuata con camion che si fermano a svuotare i cassonetti nelle zone dove questi sono ancora presenti, sta rappresentando un problema non indifferente.
Non solo per chi ha le camere da letto che affacciano proprio lì dove il camion della nettezza urbana si ferma, ma soprattutto per chi ha strutture ricettive che iniziano a riempirsi di nuovo dopo le difficoltà legate alla pandemia.
Molti i turisti che lamentano di non chiudere occhio – loro che magari hanno scelto un viaggio anche per riposare – rappresentando un problema non da poco per i gestori. Costretti ad allargare le braccia di fronte alle lamentele che, spesso e volentieri, si trasformano in commenti affidati sui social o sui siti di settore diventando le recensioni peggiori.
Sulla pagina di Lungomare Liberato su Facebook, la testimonianza di un gestore.
“Parliamo tanto di inquinamento. Ma quello acustico secondo voi non è altrettanto dannoso? Siamo esausti. Non è normale vivere in una città in cui alle 5.30 del mattino facciano questi lavori con mezzi obsoleti e così rumorosi. Io ho un B&B. I miei clienti sono tutti svegli dalle 5.30 del mattino a causa di tutto ciò. E poi parliamo di turismo? Ma non dovrebbe essere anche questo un modo per incentivare il turismo in città? Ogni recensione negativa in cui si fa riferimento al rumore assordante che non permette agli ospiti di dormire, si ripercuote sul futuro turista che vuole prenotare e ci pensa due volte prima di farlo. Noi siamo esasperati. La situazione è insopportabile e siamo stanchi. Il comune fa finta di non sentire e noi non sappiamo più cosa fare”.