L’Ucraina chiama e la Sicilia risponde. Dallo scoppio del conflitto nel cuore dell’Europa, nell’Isola è partita una corsa alla solidarietà grazie anche alle sinergie tra Istituzioni e associazioni del Terzo settore: dalle raccolte di fondi e beni di prima necessità, all’accoglienza dei profughi costretti a lasciare l’Ucraina.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, nella qualità di commissario delegato per l’emergenza Ucraina, ha immediatamente avviato il coordinamento territoriale della Regione Siciliana per la gestione dell’accoglienza dei profughi.
“Il sistema di sanità pubblica della Regione – ha spiegato l’assessore al ramo Ruggero Razza – ha preso in carico lo screening e la profilassi dei vaccini per i profughi in arrivo. Fondamentale in questa fase è il sistema di controllo degli arrivi, il censimento della popolazione e la segnalazione all’Asp di eventuali soggetti positivi che richiedono un periodo di quarantena”.
Assicurato il coinvolgimento degli enti del Terzo settore e una mappatura regionale delle strutture di accoglienza gestite dagli enti locali e dalla Regione, quali le Ipab, per costruire un quadro della disponibilità ad ospitare le presenze, “sulla scorta dell’onda emotiva che caratterizza questo momento – ha sottolineato l’assessore Scavone – abbiamo ricevuto tante disponibilità di accoglienza da parte delle strutture del Terzo settore che richiedono un coordinamento, ci stiamo occupando anche della organizzazione dei servizi per questi cittadini, fra cui la presenza di facilitatori linguistici e il supporto psicologico”.
“Siamo pronti – ha detto Musumeci – anche grazie ai contatti con il Consolato generale dell’Ucraina, di far fronte a qualsiasi esigenza per dare conforto ai profughi che fuggono dalla loro terra”.
L’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione Siciliana, dal canto suo, ha messo subito a disposizione 200 mila euro a sostegno degli istituti scolastici siciliani che accoglieranno studentesse e studenti ucraini.
La circolare, dell’assessore al ramo Roberto Lagalla, dispone l’assegnazione di voucher del valore di mille euro ciascuno, fino ad un totale provvisorio di 200 mila euro complessivi, da destinare all’accoglienza scolastica di ogni studente ucraino.
Queste risorse potranno essere utilizzate dalle scuole per l’acquisto di materiale ludico-didattico, per la mediazione linguistica e culturale, nonché per offrire il supporto psicologico necessario e per organizzare e potenziare attività didattiche e laboratoriali pomeridiane, finalizzate a sostenere il processo di integrazione degli studenti ucraini, offrendo, di conseguenza, alle loro famiglie un fondamentale punto di riferimento.
Intanto, 45 Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Sicilia si sono attivate per fornire un contributo di solidarietà ed aiutare la popolazione colpita dai bombardamenti, in particolare sia quella rimasta in patria sia i numerosi profughi arrivati. Nel dettaglio, in seguito all’intensificarsi dell’emergenza umanitaria in Ucraina, è stata avviata una campagna di raccolta di farmaci e materiali di primo soccorso, nonché generi alimentari ed indumenti per bambini, individuando le Sezioni della citata Associazione Nazionale Carabinieri, dislocate in ogni provincia, quali centri di raccolta dei materiali e dei beni di prima necessità.
“Un impegno senza sosta – si legge nella nota – quello sviluppato dalle Sezioni dell’Associazione nazionale Carabinieri di tutte e nove le province siciliane, che punta a sostenere ed aiutare, con gesti concreti, le vittime di questo conflitto, alle quali saranno forniti, ad esempio, lacci emostatici, prodotti emostatici (cerotti, bende, cotone etc.), bende sterili, pomate per le ustioni, siringhe, forbici e pinzette mediche, tachipirina, ibuprofene, garze, tute di bio-protezione, guanti in lattice di uso medico, mascherine di protezione, disinfettanti per mani e superfici, antibiotici, biancheria, cibo in scatola a lunga conservazione, pannolini/biberon, prodotti per l’igiene personale, sacchi a pelo, coperte e cuscini”.
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