Infrastrutture

VIDEO | Raddoppio del ponte Corleone entro il 2026, Palermo verso la fine di un incubo

Sessant’anni di attesa, dei quali gli ultimi vissuti a Palermo come un vero incubo. Si parla del ponte Corleone, l’imbuto della circonvallazione di Palermo che a breve avrà il tanto agognato raddoppio di carreggiata e passerà dalle attuali quattro corsie ad otto con l’inserimento di due campate parallele da 130 metri cadauna.

Un “annuncio storico” lo ha definito l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana Alessandro Aricò.

Raddoppio ponte Corleone, fondi dalla Regione

La presenza dell’assessore regionale, al fianco del presidente Renato Schifani – in una conferenza stampa all’americana, sul luogo in cui sorgerà l’opera – insieme con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e all’assessore comunale ai lavori pubblici Salvatore Orlando ha un valido motivo: l’opera verrà interamente finanziata dalla Regione Siciliana.

Il costo è di 17 milioni di euro, e la voce di finanza sono i fondi POC 2014-2020. Niente risorse sottratte ai fondi FSC, per i quali è prossima, come annunciato dal presidente Schifani, la firma dell’accordo con la premier e il ministro Fitto.

Tutto pronto entro il 2026

L’opera verrà realizzata utilizzando strutture precostruite in acciaio, e anche per l’avvio dei cantieri si annunciano tempi record. L’intero raddoppio del ponte Corleone dovrebbe essere pronto nel 2026, ma il sistema di intervento prevede la realizzazione della prima campata lato direzione Catania-Messina e la probabile inaugurazione già nei primi mesi del prossimo anno. Altro aspetto chiave per la città metropolitana di Palermo sarà la quasi totale assenza di disagio per la viabilità.

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Il progetto

Le corsie centrali, da poco restituite alla piena percorribilità dopo qualche anno di collo di bottiglia, non verranno interessate dalla costruzione delle nuove quattro corsie esterne. “Palermo sarà protagonista, insieme ad altre città metropolitane siciliane, di forti stanziamenti”, ha dichiarato il presidente Schifani in merito anche ai Fondi di Sviluppo e Coesione anticipando una sola opera: il centro congressi alla ex Fiera del Mediterraneo.

“Questo sarà un evento pure importante – ha detto Schifani – perché abbiamo dentro Palermo una eterna abbandonata che invece con il programma FSC riattiveremo”.

Il progetto del ponte Corleone invece corre su una corsia preferenziale. Sostanzialmente è tutto pronto. “Il progetto è chiuso e pronto per andare in cantiere”, ha spiegato il direttore di dipartimento Anas, ingegner Celia, che ha anche spiegato gli aspetti tecnici grazie ai quali si aggireranno i tempi di gara: “Abbiamo già individuato l’impresa, perché noi ci avvaliamo per questo tipo di attività di accordi quadro che sono forme contrattuali previste dalla norma, dei contratti aperti, contenitori, e quando arriva il finanziamento si ha già l’appaltatore contrattualizzato e si può subito passare alla fase esecutiva”.

L’impresa che eseguirà i lavori è la siciliana InfraTec, e lavora già con Anas su diverse arterie. “La Sicilia è stata divisa in due per sessant’anni da 130 metri di ponte”, ha affermato l’assessore comunale Orlando aggiungendo che a giugno si potrebbero avviare i lavori già per la prima campata e ai primi del nuovo consegnare la carreggiata alla viabilità.