Pezzi di Pizzo

Realismo draghiano

Alla fine, a seconda dei punti di vista, è un Governo realista. Il Def ci consegna la dura verità dei conti. Di fatto è un Documento finanziario alla Draghi, però gestito dalla Meloni. Che ci fosse realismo con un ministro dell’Economia come Giorgetti, più draghiano di Draghi, era scontato, meno che si potesse domare Salvini e le sue promesse di Bengodi fiscale. Di fatto Draghi si è spostato solo di casella, da Chigi a via XX settembre.

Se uno guarda il quadro economico sembra quasi un governo tecnico, infatti le opposizioni, il PD avrebbe fatto le stesse previsioni, gridano strumentalmente all’austerity. Quei pochi soldi trovati, al netto di variazioni di bilancio che si fanno in finanziaria, vengono saggiamente utilizzati per ridurre parzialmente i due più grossi pesi dell’Italia, debito e cuneo fiscale, in continuità con il governo Draghi, che aleggia come Manitù economico, ad oggi, del Governo Meloni.

Il problema, a parte i naturali rimbalzi post pandemici simili alle crisi di borsa, è sempre, eternamente, il PIL. Cresce poco, pochissimo, per il FMI ancora meno. E se non spendiamo – e ad oggi siamo a zero – i soldi del PNRR, non si capisce come possa partire una ripresa. Ci siamo allenati per decenni a piccole crescite stimolate da spesa corrente e la parola investimenti ci fa quasi venire l’orchite, per come ne siamo distanti. Siamo l’esatto contrario della Spagna, da cui lo sguardo trasognato della Meloni quando ha incontrato l’adone “Crescente” Sanchez.

Con questa crescita non abbiamo molto dove andare, altro che pensioni in riduzione di età o flat tax. Certo si possono fare annunci a costo zero, come le pene per gli imbrattatori green, o le dichiarazioni di guerra senza quartiere agli scafisti, ma tutte queste cose non restituiscono potere di acquisto alle famiglie, e soprattutto non bloccano quel cavaliere moderno dell’apocalisse della classe media che si chiama inflazione. Per questo la Meloni, che dimostra di aver studiato, è così prudente sul fronte economico, basta un niente per andare su un precipizio tassi, soprattutto con la guida Lagarde. Difficile essere Sovranisti al tempo del governo, meglio scegliere di essere Conservatori, anzi Conservativi che è meglio. E cosa conserviamo? Draghi of forse.

Così è se vi pare.