Catania

Reddito cittadinanza, 60 percettori calatini al lavoro per la città

CALTAGIRONE – Oltre sessanta percettori del Reddito di cittadinanza sono impegnati, o lo saranno a brevissimo, per sei mesi, in alcuni Puc (Piani di utilità collettiva) che interessano diverse zone della città calatina. In particolare, 13 alla Villa comunale e 14 a Villa Patti svolgono dalla giornata di lunedì attività di giardinaggio e pulizia delle aiuole.

Altri 13 percettori, da lunedì 26 giugno, nell’ambito del progetto “Intorno alla città” si occuperanno di piccole manutenzioni nelle strade e nei parchi giochi. A loro si aggiungono – precisa il Comune in una nota – i due che, dallo scorso 1° maggio e sino al 31 ottobre, sono impegnati nel front office nell’ufficio Servizi sociali e i 24 che sino alla fine di giugno lavorano, nei nidi comunali, a supporto del personale comunale ed espletano altresì attività di piccola manutenzione.

Il lavoro di profilazione delle candidature, indispensabile per giungere alla selezione degli oltre sessanta percettori è stato curato, come nei precedenti Puc, dall’ufficio Servizi sociali del Comune.

“Ringrazio il personale dell’ufficio – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Patrizia Alario – per questa attività, per l’altrettanto utile opera di raccordo svolta con la Sezione circoscrizionale per l’impiego e per quant’altro è stato anche stavolta necessario per l’avvio dei Puc. Così si raggiunge un doppio, significativo risultato: si realizzano utili servizi, che vanno incontro alle necessità della nostra comunità, valorizzando nel contempo, in un’ottica di piena inclusione sociale, l’impegno e il ruolo dei percettori del Reddito di cittadinanza”.

“Anche dopo le recenti modifiche – sottolinea l’assessore con delega ai Puc, Piergiorgio Cappello – continua l’impegno dell’Amministrazione per l’impiego dei percettori del Reddito di cittadinanza, che forniscono così un contributo tangibile finalizzato a fare fronte alle diverse esigenze della città. Si tratta di un segnale importante per la nostra comunità”.