Un anno dopo l’altro, sempre più in crescita l’utilizzo del fotovoltaico in Italia. Tuttavia, a causa dei costi sostenuti per permettere l’installazione dell’impianto, questo rimane ancora un tema con del potenziale inespresso. Su questo ragionamento si fonda il cosiddetto reddito energetico.
Il decreto Ministeriale per le erogazioni 2024, stabilisce le regole per accedere al Fondo nazionale del reddito energetico. Questo fondo, avrà un capitale di 200 milioni di euro (per il biennio) e l’operazione – diffusa tra le diverse Regioni – prevede un forte impatto sul Sud Italia e sulle famiglie più bisognose. L’obiettivo stabilito è quello di abbattere il costo delle bollette dell’energia elettrica, ma anche di favorire la diffusione dell’installazione di sistemi di fonti di energia rinnovabili e contrastare la povertà energetica.
Ma cos’è nello specifico il reddito energetico? E perchè sarà possibile (in alcuni casi) accedere gratuitamente al fotovoltaico? Messi a disposizione dagli enti locali e dunque di carattere regionale, i finanziamenti permetteranno l’installazione di impianti di produzione energetica a carattere rinnovabile (fotovoltaici, pannelli solari). Questo – grazie al contributo a fondo perduto – permetterà alle famiglie più bisognose di installare a costo zero l’impianto rinnovabile.
Come stabilito, il reddito energetico nasce con l’obiettivo di diffondere l’utilizzo dei rinnovabili, permettendone l’installazione anche alle famiglie più in difficoltà. Per accedere a questa agevolazione, saranno previsti dei limiti di reddito ISEE. Oltre questo, sarà necessario anche garantire un tempo di minimo impiego di funzionamento dell’impianto in questione. Per chi riuscirà ad accedere al fondo del reddito energetico, il risparmio sarà totale. Nello specifico, ecco i parametri ISEE richiesti:
Inoltre, il reddito energetico non potrà essere cumulato con altre tipologia di agevolazioni statali, regionali ed europee ed è previsto anche il diritto all’autoconsumo, ovvero allo sfruttamento di tutta l’energia necessaria per la propria abitazione.
Una volta effettuata l’accettazione a fondo perduto, il beneficiario del reddito energetico dovrà sottoscrivere una convenzione GSE. Questa, prevede dei punti da seguire: scambio di energia elettrica prodotta sul posto, autoconsumo e cessione dei crediti maturati al GSE della Regione.
E le tempistiche? In questo momento, non è ancora possibile presentare la domanda per accedere al reddito energetico 2024. Tuttavia, con ogni probabilità le richieste dovranno essere presentate online sul sito dedicato e si attendono novità in merito entro il mese di marzo 2024.
Come previsto dal piano, sul reddito energetico ci sarà una grande attenzione verso le Regioni del Sud Italia. A loro, spetterà l’80% delle risorse stabilite, mentre il restante 20% finirà sulla gestione per le altre Regioni. In questo modo, ben 80 milioni di euro saranno destinati a Sicilia, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Molise.