“Non giro attorno alle parole, mi candido per vincere, per governare, perché questa terra per essere cambiata deve essere governata e bisogna assumersi la responsabilità del cambiamento”.
Claudio Fava, 64 anni, presidente della Commissione antimafia della Regione, ha annunciato con un breve videomessaggio sulla propria pagina Facebook che si candiderà il prossimo anno a governatore della Sicilia, dopo aver corso per la presidenza della Regione già nel novembre del 2017.
Fava, giornalista, scrittore e sceneggiatore, prima di essere eletto deputato all’Ars è stato parlamentare europeo e deputato nazionale nonché coordinatore sia del movimento Sinistra democratica in Italia, sia della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà.
“Mi candido attraverso le primarie, se ci saranno – ha detto, sollevando un problema che il centrosinistra regionale dovrà affrontare -, per rappresentare le forze politiche democratiche e le esperienze di civismo importanti che abbiamo conosciuto in questi anni”.
Ritratto con alle spalle un manifesto con l’immagine di Palmiro Togliatti e alcuni disegni del padre, il giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia a Catania nel 1984, ha tenuto a sottolineare di non candidarsi “perché è una sfida personale, perché è un capriccio, perché è un’ansia o una necessità, ma perché è una storia di tanti, costruita in questi anni e che vorremmo continuare a costruire”.
“Per cui – ha aggiunto – abbiamo bisogno di tutti coloro che sono disposti a dare una mano: un’ora, un giorno del loro tempo, a dare un’idea, una proposta, a condividere un dolore. Noi siamo qui anche per questo. Perché alcune cose vanno fatte bene, ma vanno fatte adesso”.
“E soprattutto – ha concluso – vanno fatte insieme. Così, tra un anno, potremo tornare a dire che la Sicilia è nostra”.
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