Politica

Disavanzo spalmato in 10 anni, Schifani: “Il bilancio è salvo”

PALERMO – L’inserimento nella Finanziaria nazionale della norma “Salva Sicilia” rassicura il governo regionale impegnato nel tentativo di risanare i conti della Regione.
Soddisfatto l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone: “Finalmente attenzione da Roma, la Regione guarda avanti con più serenità”.

Con il provvedimento approvato in commissione di merito alla Camera dei Deputati infatti la Sicilia potrà ripianare in dieci anni il proprio disavanzo, azzerando il contenzioso che la Corte dei Conti aveva sottoposto alla Consulta. La norma “salva Sicilia” non sarà l’unica secondo l’assessore Falcone che ha sottolineato la disponibilità della premier Giorgia Meloni e del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti “a trovare le opportune soluzioni per garantire alla Sicilia di rialzare la testa ottemperando al proprio dovere di risanamento e cura dei conti, senza però penalizzare l’ordinario funzionamento della Regione e le azioni per lo sviluppo”.

Soddisfatto anche il presidente della Regione Renato Schifani che riconosce che senza l’aiuto di Roma il bilancio della regione rischiava di essere compromesso: “Abbiamo lavorato molto – ha detto il governatore -. Andiamo avanti con determinazione nell’interesse dei siciliani. Abbiamo promesso e ci impegneremo a realizzare un progetto di riforme, sviluppo, crescita e lavoro”.

Tommaso Calderone di Forza Italia, che ha optato di recente per il seggio alla Camera ed aveva lasciato quello all’Ars, aveva presentato un emendamento mirato a spalmare in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato dalla Corte dei Conti, in modo da risolvere i problemi finanziari della Regione.
L’emendamento è stato riscritto dai relatori, tra cui Roberto Pella di Forza Italia, primo firmatario ed approvato in commissione. Il testo approderà oggi in Aula a Montecitorio. Quindi a partire dal 2023 la Regione dovrà ripianare il disavanzo del 2018 e non recuperato alla data del 31 dicembre 2022 in rate costanti in dieci anni.

Congratulazioni a Schifani dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che ringrazia “per l’impegno profuso” dal presidente della Regione Siciliana: “Possiamo affermare che per la Sicilia questo è un aiuto di vitale importanza – ha detto Galvagno – L’allineamento dei colori che avevo auspicato, ovvero la stessa formazione politica dei governi nazionale e regionale, funziona perfettamente. La Sicilia ha avuto una prima concreta risposta, insieme potremo rimettere le cose al proprio posto”.

I due assessori della Lega nella giunta siciliana, Luca Sammartino e Mimmo Turano, affermano che questo risultato positivo è il frutto di un lavoro di sinergia portato avanti dai governi regionale e nazionale. “La norma approvata –hanno detto in una nota congiunta – ci consentirà finalmente di far decollare l’azione amministrativa, di intervenire su tante emergenze e di lavorare a riforme necessarie per la Sicilia. Una norma che si aggiunge a quella prevista nel decreto Aiuti quater che destina alla Regione 200 milioni. Interventi che dimostrano ancora una volta l’interesse della Lega nei confronti della nostra regione e la volontà di intervenire in modo pragmatico ed efficace per risolvere problemi ereditati dal passato. Adesso, la Sicilia può ripartire davvero, con maggiore forza e maggiore ottimismo”.