Istituzioni

Parte la “sforbiciata” agli enti inutilizzati della Regione: soppresse 10 Aziende del Turismo

“Imprimiamo una prima sforbiciata ai cosiddetti enti inutili della Regione”: lo annuncia il governatore Schifani, parlando della soppressione di 10 Aziende autonome di soggiorno e turismo (Aast), inattive da decenni.

“Anche questo è un impegno che avevamo assunto davanti ai siciliani e confermiamo oggi la precisa volontà di mantenerlo passando ai fatti. Lo facciamo nell’interesse della nostra Regione ad avere un quadro ordinato e regolare delle proprie articolazioni operative, nonché nell’interesse dei cittadini a vedere azzerate inefficienze e sprechi”, aggiunge il presidente della Regione.

Regione Siciliana, soppressione di 10 Aziende del turismo inattive

Un impegno mantenuto e un primo tentativo di “sbarazzarsi” degli enti inutili e semplificare la complessa macchina regionale. Così Schifani ha descritto l’approvazione da parte della Giunta regionale dei bilanci finali di liquidazione di dieci delle vecchie Aziende autonome di soggiorno e turismo (Aast), inattive da decenni, ai sensi della legge regionale 15 del 2005. A curare l’iter è stato l’Assessorato all’Economia.

Si tratta delle aziende di due città metropolitane, Catania/Aci Castello e Messina, e di quelle dei centri di Caltagirone, Capo d’Orlando, Cefalù, Erice, Giardini Naxos, Messina, Milazzo, Nicolosi, il cui antico scopo era di promuovere e coordinare le politiche turistiche di località, riconosciuta di interesse turistico.

“Le aziende, in liquidazione da anni e di cui abbiamo finalmente chiuso i bilanci – spiega l’assessore all’Economia, Marco Falcone – rientrano nella prima tranche di soppressioni di enti fantasma della Regione, iniziativa di risanamento su cui il Governo Schifani sta imprimendo un deciso slancio così come da programma. Seguiranno nelle prossime settimane le altre Aast e diversi altri enti inutili che appesantiscono la Regione da vent’anni e oltre. Ora ci sarà un ultimo passaggio in Assemblea regionale per poi decretare il definitivo taglio di questi rami secchi dell’amministrazione regionale, nel rispetto di leggi parecchio risalenti a cui, oggi stiamo finalmente dando attuazione”.

Immagine di repertorio