RIBERA (AG) – Hanno finalmente preso possesso delle loro case le prime 37 famiglie di largo Martiri di via Fani, aprendo così il capitolo conclusivo di una vicenda che si trascina dal 2012, dal giorno in cui gli edifici popolari furono sgomberati dopo la scoperta che negli anni Settanta erano state costruite con cemento depotenziato.
Per tutti è stata una grande emozione e, soprattutto, l’opportunità per dedicare un ricordo commosso di chi non c’è più e non ha potuto festeggiare il rientro a casa. Tra questi Angelo Renda, uno dei leader della protesta e tra coloro che più si è battuto per ridare dignità a queste famiglie.
“Un passaggio – ha commentato il sindaco Matteo Ruvolo, che ha partecipato alla consegna degli alloggi insieme ad assessori, consiglieri comunali, funzionari dell’Istituto autonomo case popolari di Agrigento, all’ex sindaco e oggi deputato regionale Carmelo Pace e rappresentanti di Carabinieri e Polizia – che segna l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di tanti nostri concittadini che hanno dovuto aspettare così tanto, con grandi sacrifici e comprensibile frustrazione. L’emozione era palpabile: oltre dieci anni di attesa sono stati sicuramente troppi, ma alla fine determinazione e pazienza hanno prevalso. Questo traguardo rappresenta una dimostrazione di resilienza, la prova di quanto sia fondamentale per una comunità rimanere unita anche di fronte alle sfide più difficili, cercando sempre di operare per il bene comune”.
Le case, moderne e attrezzate di tutto punto, sono state assegnate e consegnate ai familiari aventi diritto. Qualcuno è entrato e si è affacciato al balcone, tra gli applausi dei presenti. “Il Comune di Ribera – ha commentato l’onorevole della Dc e già primo cittadino riberese, Carmelo Pace – come contributo affitto per sostenere le spese delle famiglie sfollate durante questi undici anni, ha anticipato oltre 1 milione di euro. Ho sempre avuto molto a cuore questa vicissitudine, spendendomi in prima persona per risolverla”.
Ad altri 23 assegnatari come affittuari saranno consegnate le chiavi nei prossimi giorni. Sono in corso attualmente gli allacci degli appartamenti alla rete elettrica della locale cabina dell’Enel e in parte la bitumatura di alcune aree interne del nuovo quartiere urbano. La custodia degli appartamenti sarà affidata d’ora in poi a quelle famiglie che hanno avuto le chiavi, sulla parte rimanente dovrà controllare ancora per la sicurezza l’impresa che ha ultimato l’opera, costata circa 5 milioni di euro.
“Sento il dovere – ha concluso il sindaco Ruvolo – di esprimere la mia vicinanza, e di rassicurare quanti sono ancora in attesa dell’assegnazione e non hanno potuto coronare il legittimo sogno di avere la nuova casa: il mio impegno continuerà al massimo, per tutto quanto è nelle mie possibilità e prerogative, affinché i rimanenti alloggi vengano consegnati prima possibile alle famiglie in attesa. Purtroppo ci sono passaggi burocratici che non competono al sindaco, ma da primo cittadino confermo la mia completa e assoluta disponibilità: non mancherà né diminuirà il mio totale sostegno e contributo per arrivare prima possibile alla consegna di tutti gli immobili”.