Classe 1965, Massimo Pesce, di professione bancario, torna per la seconda volta a rivestire i panni di assessore comunale, stavolta nella Giunta Trantino. In passato col sindaco Raffaele Stancanelli aveva le deleghe di Polizia Urbana, Mare, Decoro urbano e Centro storico. Oggi le deleghe che ha sono Rifiuti, Parchi urbani, Ambiente. I Rifiuti sono tra le deleghe più spinose di una amministrazione, soprattutto del Sud dove ancora a distanza di decenni Catania non è riuscita a trovare la quadratura del cerchio che possa innanzitutto ridurre la pesante tassa, la Tari, che si abbatte su tutti i cittadini.
Assessore, lei si è insediato soltanto da 15 giorni. Il tema rifiuti e smaltimento è uno dei punti nevralgici della sua agenda. Come intende affrontarli?
“Innanzitutto premettiamo che l’appalto settennale è ancora in vigore e con quello dovremo lavorare. L’obiettivo è proseguire con la raccolta ‘porta a porta’ e aumentare la percentuale di differenziata. Le direttrici su cui intendiamo lavorare sono diverse: contiamo di raggiungere entro fine anno l’apertura di altre tre isole ecologiche per raggiungere il numero complessivo di sei centri. Avendo una ramificazione su tutto il territorio comunale intendiamo incrementare la premialità che già esiste per quei cittadini che conferiscono nelle isole. Il secondo obiettivo è quello di lavorare nei condominii per sollecitare i condomini a creare una propria isola ecologica all’interno dei palazzi. Terzo punto riguarda gli esercenti con i quali dobbiamo far rispettare gli orari di conferimento. Non si possono lasciare rifiuti davanti i loro esercizi quando ancora in giro ci sono turisti e cittadini. Anche in questo caso vedremo se è possibile creare delle mini sole ecologiche dove poi gli operatori possono raccogliere il rifiuti con una certa precisione, permettendo di lasciare pulite molte aree del centro”.
Lei parla di premialità. Intanto, però, ci sono cittadini che si lamentano delle isole ecologiche. In particolare uno di questi su un giornale locale ha raccontato che ha portato della spazzatura nel centro di Picanello e l’operatore gli ha detto di riportarsela a casa perché i cassoni erano ancora pieni di spazzatura…
“Non sono al corrente della questione avvenuta nell’isola ecologica. La approfondirò per capire meglio come intervenire”.
Che percentuale di differenziata avete raggiunto?
“Siamo complessivamente intorno al 33%. Dato lusinghiero, ma ancora lontano dall’obiettivo delle norme”.
Ci sono dei quartieri più virtuosi?
“La zona più virtuosa è l’area nord della città. Ma va detto che i tre lotti in cui è suddivisa Catania, lotto nord, centro e sud non sono delle medesime dimensioni. Comunque il corretto funzionamento della raccolta dipende sempre e principalmente dalla sensibilità del cittadino. Gli uffici mi dicono che ancora oggi in città esistono 1.200 micro discariche. Significa che la gente continua a lasciare i rifiuti dove capita e senza rispettare il giorno di raccolta. Lo scandalo dei rifiuti accatastati alla Plaia è solo un esempio. Comunque lo scorso fine settimana ferragostano su tutto il litorale abbiamo istituito una task force per cercare di evitare che episodi simili si ripetano. Inoltre abbiamo incrementato la raccolta davanti all’ingresso delle spiagge”.
Quante multe le risulta sono state inflitte nel mese di luglio?
“La polizia urbana ha sanzionato già 133 cittadini. Il dato delle multe ad esercenti non mi è stato ancora quantificato”.
Da alcuni mesi gran parte del rifiuto eccedente finisce all’estero, con un aggravio di spesa non indifferente per quei centri che sono fuori normativa. A Catania avremo presto un’altra batosta in bolletta? E cosa pensa dei termovalorizzatori?
“Mi faccia dire che sugli inceneritori il problema esula dalla nostra competenza. Col sindaco Trantino ne abbiamo già parlato. Nei prossimi giorni, al rientro delle ferie, cercheremo una interlocuzione col governo regionale per capire come dovremo affrontare il conferimento all’estero del surplus di rifiuti catanesi. Trasportare questi rifiuti costa e noi dobbiamo capire come dobbiamo comportarci in futuro”.
La Tari a Catania continua ad essere tra le più alte d’Italia anche per la consistente evasione che si trascina da decenni…
“L’obiettivo che si siamo prefissati è proprio quello di evitare che la Tari aumenti ancora. Inoltre vogliamo cercare di dare al cittadino che paga regolarmente un messaggio positivo abbattendo la tassa attraverso la premialità. Insomma più il cittadino farà la differenziata, più ne trarrà beneficio con un piccolo sconto”.
Il problema della cenere sta diventando endemico…Si parla da tempo della sabbia vulcanica come una possibile risorsa, ma “verba volant”…
“Attualmente la cenere cosiddetta pulita, quella dei tetti e dei terrazzi privati, viene conferita in un’apposita discarica che la trasforma in prodotto. Quella invece raccolta per strada non è pulita e deve essere necessariamente conferita in discarica. Comunque Trantino recentemente ha incontrato tutti i sindaci dell’hinterland per cercare una strategia comune. Certo dover fronteggiare in città la raccolta della cenere con gli stessi mezzi con i quali raccogliamo i rifiuti urbani ci impedisce di fare entrambi i lavori con una certa precisione. Per questo bisogna cambiare regime perché la questione della sabbia vulcanica è ormai un fattore ciclico. Il sindaco ha comunque disposto la raccolta porta a porta dei sacchetti di sabbia vulcanica che avverrà nelle giornate di mercoledì 21 e 28 agosto e 4 e 11 settembre”.
Senta assessore lei ha buoni propositi. Ma alla fine tutto finisce con impattare col menefreghismo del cittadino e con lo zoccolo duro degli evasori.
“Gli uffici stanno lavorando per ridurre la percentuale di chi non paga. Certo il problema è decennale…”.
Lei ha anche la delega dei Parchi Urbani. Il parco Gioeni doveva essere uno dei polmoni della città, ma è parzialmente abbandonato. Avete un progetto di recupero?
“Sono già stati avviati de lavori. Comunque il tema Parchi lo affronterò a breve”.