Ambiente

Rifiuti, caos aumenti costi per i Comuni. La Regione: “Pronti a rifinanziare aiuti”

“Abbiamo recepito il grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci e siamo già a lavoro, su indicazione del presidente della Regione Renato Schifani, per rifinanziare gli aiuti ai Comuni per compensare gli aumenti dei costi a seguito del trasferimento all’estero dei rifiuti. Resterà confermata la dotazione da 45 milioni utile a mettere in sicurezza i bilanci delle amministrazioni locali e, soprattutto, a scongiurare aumenti dei tributi a carico dei cittadini. Nel primo documento legislativo in Ars sarà presentato un emendamento che darà copertura ai maggiori oneri per i Comuni». Così la Regione, tramite le parole degli assessori all’Economia, Marco Falcone, e all’Energia, Roberto Di Mauro, ha voluto rispondere alle sollecitazioni dell’Anci sui fondi regionali per gli extracosti nel settore.

L’Associazione, infatti, aveva contestato l’annullamento del provvedimento che garantiva l’utilizzo di 45 mlioni di euro sul Fondo sviluppo e coesione in favore delle amministrazioni locali per la copertura degli extracosti legati al trasferimento all’estero dei rifiuti.

L’annullamento del provvedimento, da parte dell’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, aveva lasciato basiti Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.

L’Anci: “A rischio tasche dei cittadini”

Anci Sicilia aveva lanciato un grido d’allarme nel comunicare la notizia, avvertendo che a pagare le conseguenze potrebbero essere i cittadini, con la stabilità economico-finanziaria dei Comuni conseguentemente a rischio.

“Evidenziamo che l’annullamento del decreto rischia di avere gravissime ripercussioni sulle finanze degli enti locali siciliani – le parole degli esponenti Anci – Chiediamo pertanto al governo regionale di individuare le necessarie e urgenti compensazioni per evitare che  la sottrazione di tali risorse metta a rischio la stabilità finanziaria dei Comuni e ricada sulle tasche dei cittadini che pagano la Tari”.