CATANIA – “Insufficienza di ore di lavoro dedicate alla raccolta della spazzatura, mancanza di sorveglianza da parte del Comune rispetto all’applicazione corretta delle regole e incapacità di molti cittadini a differenziare correttamente i rifiuti”. Sono questi gli elementi che la Cgil di Catania indica come motivi della situazione di emergenza continua relativamente ai rifiuti in città. Una città che, nonostante gli sforzi di amministratori e cittadini, resta sporca, piena di cumuli di immondizia soprattutto nelle periferie e in cui la Tari resta tra le più alte d’Italia.
“La città è particolarmente sporca da anni e rimane tale – affermano i rappresentanti dei sindacati -. In barba al malessere di chi vi abita rispettando regole e pagando tasse e anche a dispetto delle segnalazioni dei turisti che apprezzano la bellezza della città ma non possono fare a meno di segnalare il problema igienico, anche sui social media. I controlli (che su stessa ammissione del Comune, nell’ambito di un appalto spettano all’ente stesso, con le modalità che ritiene più opportune) – proseguono – evidentemente non arrivano a ottenere l’obiettivo desiderato e andrebbero ripensati e migliorati”.
La Camera del Lavoro non assolve la cittadinanza. “Esiste una certa incapacità dei cittadini in alcune aree centrali e in altre aree periferiche della città, a gestire la raccolta differenziata dei rifiuti e a curare l’ambiente circostante rispettando le più ovvie regole di decoro – proseguono i sindacalisti. Anche per questo i lavoratori devono giornalmente fare i conti con cumuli di rifiuti ingestibili”.
Per il segretario generale della Cgil, Carmelo De Caudo, e la segretaria generale di FP, Concetta La Rosa: “Pensiamo che la cattiva gestione dei rifiuti nella nostra città dipenda dalla somma di tanti aspetti. Bisogna guardare al ruolo del Comune, delle aziende ma anche, e ci duole davvero dirlo, all’incultura di molti nostri concittadini che non rispettano regole chiare e oramai note”.
Un’analisi puntuale alla quale replica l’assessore comunale alla Nettezza urbana, Salvo Tomarchio. Che parte dai controlli, parlando di “Oltre 50 nuove telecamere in Città, e risorse già individuate per un massiccio investimento ad inizio 2024”, scrive su Facebook. Tomarchio evidenzia come i controlli dei sorveglianti comunali siano “decuplicati”.
“Non lo diciamo noi – scrive – ma i numeri: oltre 3.000 segnalazioni da quando amministriamo Catania, 10 volte in più rispetto agli scorsi anni”. L’assessore elenca ancora le azioni poste in essere dall’amministrazione Trantino, che ha portato a elevare più multe, al sequestro dei mezzi “in collaborazione con l’assessore Porto e il Comandante dei Vigili Urbani Sorbino, alla luce delle nuove disposizioni”, nonché alla rimozione settimanale delle discariche abusive, bonifica di quelle storiche. Tomarchio sottolinea poi i progetti educativi nelle scuole, la presenza di Isole Ecologiche itineranti ogni due settimane, soffermandosi sulla “crescita della raccolta differenziata nel lotto centro di 6 punti percentuali”, afferma.
“Stiamo lavorando instancabilmente per rendere Catania una città più pulita e decorosa, anche attraverso altre iniziative in cantiere come i 4 nuovi Centri di Raccolta pronti ad essere inaugurati e la modifica dei regolamenti orientati a premi e incentivi per chi differenzia correttamente – afferma. Tutto questo lo dicono i fatti, non noi. Per ricostruire ci vuole tempo – prosegue il rappresentante della giunta comunale. “Ciononostante, con il sindaco Trantino abbiamo il piede sull’acceleratore. A testa bassa continuiamo a lavorare insieme alla Catania educata, civile, decorosa – conclude – che vuole cambiare insieme il futuro della nostra terra”.