Palermo

Rifiuti a Palermo, telecamere mobili contro discariche abusive

PALERMO – Abbandono indiscriminato di rifiuti e poche forze di polizia in campo hanno determinato le situazioni di cumuli di immondizia per le strade della città. Ma come siamo arrivati a tutto ciò? Se ne è parlato ieri, in occasione della festa della Polizia metropolitana della Città metropolitana di Palermo, presso il Loggiato San Bartolomeo, durante la quale si è svolto un incontro sul tema “L’abbandono dei rifiuti su strada tra normativa e azioni”, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, del direttore generale della Città metropolitana, Nicola Verruccio, e del comandate della Polizia metropolitana, Giuseppe La Manno.

Telecamere contro l’abbandono dei rifiuti

“Le nostre azioni – ha dichiarato il comandante La Manno – sono rivolte al controllo e alla prevenzione dei reati ambientali, motivo per cui stiamo installando una serie di telecamere rimovibili, che saranno spostate per intercettare tutte quelle discariche a cielo aperto create dall’abbandono di rifiuti. Le strade ormai sono diventate dei cassonetti e dobbiamo necessariamente arginare questo fenomeno, con i mezzi che abbiamo a disposizione, cioè non tantissimi. In pratica, quando ci rendiamo conto che si è creata una zona d’accumulo di rifiuti abusiva interveniamo pulendo l’area, poi collochiamo le telecamere per conservare il decoro e, infine, sanzioniamo. Abbiamo elevato già oltre 50 avvisi di reato, infatti, con la normativa 137/2023 anche l’abbandono di un sacchetto ha una valenza penale che può essere trasformata in ammenda amministrativa con il pagamento di 2.500 euro. Coloro che hanno comportamenti incivili, inoltre, devono portare i rifiuti abbandonati presso i luoghi di raccolta. Queste telecamere mobili hanno una batteria che può durare 3-4 giorni e saranno segnalate dagli appositi cartelli, così come indicato dalla specifica normativa. I siti censiti sono oltre 50 nelle strade provinciali, per cui serve la collaborazione dei Comuni e delle società di gestione della raccolta rifiuti, perché in questo modo il cittadino può aspettarsi non soltanto un’azione repressiva ma la pulizia dei luoghi in questione. Questa attività è già operativa nei Comuni di Monreale, Termini Imerese, Partinico, Trabia, e Santa Flavia, vorremmo estenderla pur sapendo che le nostre dotazioni non sono eccezionali, noi siamo 17 operatori compreso il sottoscritto”.

Potenziati i controlli della Polizia municipale

“L’Amministrazione comunale – ha precisato il sindaco Lagalla – ha voluto potenziare le pattuglie di Polizia municipale e metropolitana rispetto a uno stato comatoso del corpo che è stato mantenuto negli anni precedenti. Inoltre, grazie a una sinergia tra la Città metropolitana e le polizie locali, in particolare con la Polizia municipale di Palermo, è stata incrementata la telesorveglianza, sia con delle fototrappole, sia attraverso la vigilanza dinamica, che ci hanno consentito di registrare in questi ultimi tempi un notevole incremento delle infrazioni contestate, cioè oltre 9.000. Questo numero è destinato a salire ulteriormente nel prossimo periodo perché siamo in procinto di acquisire nuovi e ulteriori punti di vigilanza, potenziando anche le funzioni del corpo di polizia municipale grazie all’arrivo di nuovi agenti”.

A Palermo mancano anche 840 unità di polizia municipale

Come sappiamo, infatti, a Palermo mancano anche 840 unità di polizia municipale, per cui svolgere tutte le attività in questa condizione è difficile: “Questo deficit è il frutto del quasi dissesto in cui si trovava il Comune – ha precisato il comandante della Polizia municipale, Angelo Colucciello – e a causa del piano di riequilibrio messo in atto è impossibile assumere per i prossimi anni. Nel 2025 riusciremo a fare soltanto per il turnover di coloro che vanno in pensione. Nel decreto sicurezza che è in approvazione al Senato, inoltre, c’è un emendamento per cui il Comune di Palermo avrà dei fondi strutturali per assumere a tempo indeterminato 100 unità”.

Secondo alcune persone la raccolta differenziata avviata in diverse zone della città potrebbe aver peggiorato la situazione, ma non la pensa così il sindaco Lagalla che attribuisce la maggior parte degli abbandoni ai cittadini dei paesi limitrofi: “Faccio riferimento agli accessi Sud e Nord della città di Palermo. In generale, comunque, alcuni cittadini accumulano immondizia in ogni luogo che a loro aggrada. Non per ultimo, evidentemente Rap deve ancora organizzarsi bene sulle modalità di raccolta relativamente alle tipologie e alle caratteristiche dei vari quartieri”.