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Rifiuti, revocati i fondi per Mascalucia ma il centro comunale di raccolta già c’è

MASCALUCIA – Un finanziamento da oltre duecentomila euro revocato sei anni dopo la concessione. La notizia sarebbe di quelle che farebbero saltare dalla sedia, se si considera che il destinatario era un Comune, ovvero gli enti che da anni lamentano ristrettezze economiche, e che il settore in cui spendere il denaro era quello del miglioramento dei rifiuti, uno dei talloni d’achille delle amministrazioni locali. Tuttavia a Mascalucia, il centro interessato dal provvedimento, la decisione presa dalla Regione non sembra aver creato né rimpianti né disappunto. “Si tratta di un’iniziativa in cui la mia amministrazione comunale non aveva creduto ed è per questo che non è stato dato seguito all’iter”, commenta al Quotidiano di Sicilia il primo cittadino Vincenzo Magra.

Il riferimento del sindaco va al progetto di riqualificazione e recupero del centro di raccolta sito nella frazione di Massannunziata. Alla fine dell’estate del 2018, l’assessorato regionale aveva confermato l’inserimento nell’elenco delle istanze ammesse al finanziamento del progetto presentato dal Comune etneo. Nel complesso la somma destinata alla struttura ammontava a 211mila euro, provenienti dagli oltre 43 milioni trasferiti dal governo nazionale alla Sicilia per lavori nel settore dei rifiuti. Un finanziamento che la Regione aveva deciso di sfruttare sostenendo le spese per una quarantina di isole ecologiche comunali, nella consapevolezza che l’assenza dei centri di raccolta rappresentano in molti casi il primo punto debole nelle criticità che ancora oggi rallentano la crescita della raccolta differenziata.

L’unica condizione posta dalla Regione per godere del contributo era quella di impegnare la somma tramite quelle che in gergo tecnico vengono definite obbligazioni giuridicamente vincolanti – per esempio l’indizione di una gara d’appalto – entro i tempi previsti dagli accordi con il governo. Il termine, grazie alla concessione di due differenti proroghe, è stato fissato alla fine del 2022.

Tuttavia il Comune di Mascalucia, che a gennaio 2019 aveva trasmesso gli elaborati del progetto e a luglio 2020 “rassicurava – si legge nel decreto di revoca del finanziamento firmato poco più di una settimana fa dal dirigente regionale Marcello Vento – sul rispetto dei tempi di realizzazione dell’opera finanziata, garantendo la funzionalità entro il 2021”, ha cambiato volontà finendo per interrompere le interlocuzioni con la Regione. Lo si deduce dal decreto di revoca: “Il Comune di Mascalucia non ha riscontrato le note n. 12827/2023 e n. 58372/2024”, si legge nel provvedimento.

“Il progetto a Massannunziata era previsto in un’area a ridosso del centro sportivo Turi Guglielmino – commenta Magra, giunto al secondo mandato da sindaco e insediatosi la prima volta nel 2018 –. Ho sempre reputato quell’area non adatta a ospitare un centro di raccolta ed è per questo che abbiamo puntato su un’altra zona, dove da qualche anno i cittadini possono conferire i rifiuti usufruendo di una struttura che ritengo sia tra le migliori nell’intera provincia”.

L’isola ecologica di cui parla il primo cittadino è quella di contrada Santa Margherita, inaugurata nel 2022. Per la realizzazione, così come emerge dai documenti visionati dal Quotidiano di Sicilia, il Comune ha usufruito di un finanziamento del valore di oltre 1,2 milioni, a cui l’ente locale ha aggiunto dal proprio bilancio poco meno di 14mila euro. Il contributo della Regione è stato, dunque, circa sei volte più cospicuo rispetto a quello revocato definitivamente nei giorni scorsi.

Siamo convinti di avere fatto la scelta giusta – sottolinea il primo cittadino –. La zona del centro sportivo è un’area che va valorizzata con un altro tipo di intervento. E in tal senso – conclude Magra – la mia amministrazione ha già importanti progetti a cui daremo seguito”.