La prossima settimana in aula verrà discusso il disegno di legge, approvato in Commissione, finalizzato a modificare il regime giuridico del Consorzio per le Autostrade Siciliane (C.A.S.) da ente pubblico regionale non economico ad ente pubblico economico. Ma il deputato regionale Carmelo Pullara esprime le sue perplessità.
“Seppur il governo regionale – dice il deputato – ha più volte evidenziato che la trasformazione del Consorzio in questione permetterebbe il superamento di talune criticità già evidenziate durante i lavori in Commissione, una simile trasformazione sembrerebbe, esclusivamente, la perdita di una ulteriore prerogativa della Regione Siciliana.
Gli enti pubblici economici, infatti, non fanno parte della P.A., ma spesso sono legati alla macchina amministrativa in quanto gli organi di vertice sono nominati, in tutto o in parte, dai ministeri della Repubblica competenti per il settore e ad essi spetta un potere di indirizzo generale e di vigilanza. Più chiaramente – precisa Pullara – tali enti pubblici economici sono quegli strumenti attraverso i quali lo Stato fa il suo ingresso nel sistema economico.
Una simile trasformazione gioverebbe per la nostra terra, oppure è una delle disgraziate conseguenze dell’accordo tra Stato e governo regionale sulla ripartizione del pagamento del disavanzo di 10 miliardi della nostra terra nei confronti di Roma?
Anche al fine di trovare risposte esaustive a tale domanda ho appena presentato un’interrogazione al presidente della Regione Musumeci e all’assessore alle Infrastrutture e la Mobilità Falcone per chiedere, tra l’altro, maggiori informazioni sulla struttura personale del C.A.S.
Al contempo, – conclude Pullara – ho presentato un emendamento volto a evitare impugnative nella stabilizzazione del personale rifacendomi ai principi della Legge Madia“