ROMA – Continua il lavoro di attuazione della Legge delega sulla riforma tributaria di cui alla Legge n. 111 del 9 agosto 2023.
A riguardo, non può che essere accolta come un elemento molto positivo la tempestività con cui l’Amministrazione finanziaria (ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia delle Entrate) ha predisposto in bozza i Testi unici che dovranno raccogliere la miriade di disposizioni legislative attualmente vigenti e delle quali i contribuenti devono tenere conto al fine di evitare errori e sanzioni.
Ora, in ossequio alla disposizione della Legge delega, sono stati predisposti nove Testi Unici, affinché possano essere esaminati da tutti prima di diventare progetto vero e proprio e, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Lo scopo della consultazione, come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, è permettere di valutare i contributi trasmessi, ai fini di un loro eventuale recepimento nelle versioni definitive delle raccolte normative.
Le nove proposte di Testi unici, organizzati per settori di competenza, riguardano: Imposte sui redditi, Iva, Imposta di registro e altri tributi indiretti, Tributi erariali minori, Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori, Adempimenti e accertamento, Sanzioni tributarie amministrative e penali, Giustizia tributaria, Versamenti e riscossione.
Chiunque lo voglia, ha tempo fino al 13 maggio 2024 per inviare le proprie osservazioni e proposte di modifica o di integrazione. I contributi vanno inviati agli indirizzi di posta elettronica (distinti per volume oggetto di consultazione) descritti nel sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.
Terminata la fase della consultazione pubblica, l’Agenzia delle entrate pubblicherà i commenti pervenuti, con l’esclusione di quelli contenenti una espressa richiesta di non divulgazione.
È stato un lavoro complesso (e silenzioso) quello fatto dai tecnici dell’Agenzia delle Entrate per fare la ricognizione, catalogare e organizzare nei Testi unici le migliaia e migliaia di disposizioni, sparse qua e là, nella legislazione tributaria vigente. Così come complesso sarà anche quello degli addetti ai lavori che dovranno studiare i nuovi Testi (complessivamente composti da più di tremila pagine) e, in appena due mesi, fare le proprie considerazioni.
“Con la riforma fiscale vogliamo tendere una mano ai contribuenti onesti, quelli che hanno intenzione di pagare ma hanno difficoltà finanziarie. Da qui l’idea di abbassare le sanzioni e dare la possibilità di rateizzare ulteriormente. E anche gli altri due interventi all’esame del Parlamento, sanzioni e riscossione, vanno nella stessa direzione”. È quanto ha detto il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso del convegno “La riforma fiscale: presentazione dei Testi unici”, promosso dalla Fondazione Commercialisti Odcec di Milano, presieduta da Luigi Pagliuca, in collaborazione con le Fondazioni dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Firenze, Napoli, Torino e Roma.
“Quella dei Testi unici – ha aggiunto Leo – è una svolta importante, perché raccolgono tutta la normativa fiscale ed economica in maniera organica e lineare. Un lavoro importante svolto dall’Agenzia delle Entrate con cinquanta funzionari che se ne sono dedicati a tempo pieno. Sono testi unici compilativi, che rimettiamo alle considerazioni degli addetti ai lavori nei prossimi mesi: tutti i suggerimenti saranno ben accolti. La novità è che in questo modo cambiamo i materiali su cui si fonda l’attività dei professionisti”.
All’incontro ha partecipato anche Ernesto Maria Ruffini, direttore Agenzia delle Entrate, che ha sottolineato come la stratificazione normativa che si è succeduta negli anni abbia creato una giungla normativa che rende difficile conoscere il perimetro di gioco e le regole di ingaggio, e offre anche la possibilità ai contribuenti meno leali di nascondersi: “Abbiamo sistematizzato le norme esistenti. Più di tremila articoli di legge e 700/800 disposizioni normative in nove Testi unici a disposizione dei contribuenti è una svolta. Un modo per garantire anche il principio di uguaglianza, dando la possibilità ai contribuenti di conoscere il perimetro del sistema tributario italiano. Sono testi che, tra l’altro, aggiorneremo man mano che il governo approverà nuove leggi”.
“Da quest’anno – ha poi aggiunto Ruffini nel corso del suo intervento – esisterà, inoltre, un modello lineare e ulteriormente semplificato della dichiarazione dei redditi. Per i professionisti sarà come avere un praticante in studio che compila un pre-lavorato. L’obiettivo è portare avanti questa collaborazione tra le parti interessate”.
In apertura dei lavori Luigi Pagliuca ha evidenziato che “la visione del rapporto con l’Agenzia delle Entrate è finalmente sulla strada giusta, l’auspicio è di lavorare per raggiungere una sinergia totale. Occorre sottolineare che anche con le istituzioni nazionali e locali c’è un nuovo rapporto di grande collaborazione. Con questo focus di Milano viene sancito l’avvio di un percorso comune tra le Fondazioni degli Odcec del territorio, che si rimboccano le maniche con l’obiettivo di lavorare allo sviluppo di una categoria professionale sempre più moderna e al passo coi tempi”.