Consumo

Rincari, agosto mese “rovente”: aumenti paurosi per viaggi, energia elettrica e alimentari

Il mese di agosto 2022 è stato segnato da un vero e proprio boom di rincari nel nostro Paese.

Lo sottolinea il Codacons, che ha elaborato i dati definitivi diffusi dall’Istat per quanto riguarda l’inflazione, prestando particolare attenzione agli aumenti che si sono registrati in settori come traporti, ristorazione, turismo e alimentari.

Rincari, boom per voli ed energia

La crescita più importante è stata rilevata per il costo dei voli internazionali. Per viaggiare da un Paese all’altro i cittadini hanno dovuto fare i conti con un incremento del +176% su base annua delle tariffe.

Per quanto riguarda i pernottamenti in hotel, un cittadino è costretto a spendere il 16,3% in più rispetto al passato. Acquistare un’automobile di seconda mano diventa sempre più complesso a causa di un incremento dei costi dell’11,1%.

Incremento “monstre” anche per quanto riguarda il costo dell’energia elettrica del mercato libero, con un pesante +135,9%.

Mangiare diventa un “lusso”

Nel settore degli alimentari, l’olio di semi ha conosciuto un rialzo del 62,2%, il burro del 33,5% e la pasta del 25,8%.

Secondo il Codacons, una famiglia composta da 4 persone oggi è costretta a sborsare 786 euro in più all’anno per gli approvvigionamenti alimentari, che ad agosto hanno segnato una crescita record del 10,5%.

Per comprare un elettrodomestico le famiglie devono considerare una spesa del 20,8% in più, per un telefono fisso si parla di +19,2% e per i servizi postali del +6,4%.

Complessivamente, in risposta ai fabbisogni di un nucleo familiare “tipo”, ogni famiglia dovrà far fronte a una maggiore spesa di 2.580 euro annui in più.

Aumenti, scoppia la protesta dei commercianti

E a ottobre 2022 sono attesi nuovi aumenti per tariffe e bollette, pari al doppio dei costi registrati in queste settimane.

Una situazione esasperante, con commercianti ed esercenti che da giorni chiedono risposte per riuscire a fronteggiare la crisi. E non mancano le proteste, con insegne spente e serrande abbassate così come accaduto in Sicilia.